​​

L'ex attaccante brasiliano Reginaldo, calciatore tra le altre della Fiorentina, ha parlato a DoppioPassoPodcast ripercorrendo alcune tappe dell'esperienza in viola, lasciandosi andare anche ad alcuni aneddoti.

‘Arrivare a Firenze e vedere certi giocatori: Toni, Pazzini, Mutu…’

“Quando ero stato venduto alla Fiorentina dal Treviso non lo sapevo, infatti mi arrabbiai quando le ultime partite non mi facevano giocare lasciandomi in panchina. Il mio procuratore Edmundo mi aveva solo accennato la cosa e voleva poi farmi una sorpresa. Arrivare a Firenze dopo 5 anni al Treviso e vedere certi giocatori…Mutu, Toni, Pazzini, Jorgensen, Santana, Montolivo, Liverani, Frey gente davvero forte. Quando sono arrivato alla Fiorentina venivo da 4 mesi di vacanza, e pesavo 94 chili, quando mi vide il preparatore mi disse “E che sei un pugile?”. Io e Frey facemmo un mese di corsa intorno al campo per dimagrire”.

‘Prandelli un insegnante di calcio, aveva grande pazienza’

“Le prime due partite, partivamo da -11, siamo andati a Catania e abbiamo perso, poi sconfitta in casa con l’Inter. Alle otto e un quarto eravamo ancora nello spogliatoio, poi Frey, Dainelli e Toni uscirono a parlare con i tifosi. Io contro l’Inter entrai negli ultimi 20’ e feci un assist per il gol di Toni che riaprì la gara, speravamo di pareggiare ma poi abbiamo preso il 3-1. Prandelli? Era bravissimo come allenatore e spettacolare sul lato umano; mi ha insegnato tantissimo, aveva tanta pazienza e mi faceva provare e riprovare i movimenti, che poi si rivelavano decisivi in partita. Per me è stato un maestro, un insegnante di calcio”.


💬 Commenti (2)