Febbraio e marzo, due mesi per sbloccarsi e non fermarsi più. L'ascesa di Arthur Cabral è stata evidente e fondamentale per la Fiorentina, che anche grazie ai suoi gol ha inanellato una serie di risultati positivi che le hanno permesso, a poche settimane dalla fine della stagione, di essere ancora in corsa su tre fronti. C'è che dice che Cabral abbia iniziato a segnare quando Italiano gli ha dato fiducia e continuità, ripensando a ciò che successe con il suo predecessore e Prandelli.

Vero o no, la certezza è che oggi la Fiorentina ha di nuovo un attaccante titolare. Con buona pace di Luka Jovic, che ha contribuito agli ultimi successi con alcuni gol ma che sembra sempre più rassegnato a un ruolo da comprimario. Non hanno aiutato, in tal senso, le ultime vicissitudini: prima il viaggio a Madrid, poco gradito da Italiano, poi l'infezione virale rimediata in Nazionale che lo costringerà a saltare la partita contro l'Inter.

Sia chiaro, gli impegni sono tantissimi e Italiano ricorrerà ancora molto spesso a Jovic, che sia dal primo minuto oppure inserendolo a partita in corso. L'augurio è che il duello con Cabral, che attualmente lo vede in svantaggio, sproni il serbo a dare il massimo per mettere in difficoltà l'allenatore. Il primo passo sarà tornare a disposizione, poi all'ex Real Madrid non mancheranno le occasioni per provare a riprendersi quel posto da titolare che il brasiliano progressivamente gli ha sottratto; una concorrenza sana e stimolante tra compagni di squadra (non migliori amici, cit.), da cui la Fiorentina ha solo da guadagnare.


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