Nel calcio non si ragiona coi "se" e coi "ma". La Fiorentina ha vinto grazie a due rigori, è vero, ma quei rigori se li è anche saputi procurare prima di realizzarli perfettamente. Ma è comunque doveroso fare una riflessione su tutto il resto. Ovvero, sul fatto che i viola continuino a fare un'enorme fatica a segnare. Se in fase difensiva, salvo la parentesi col Sassuolo, sembrano reggere bene, lo stesso non si può dire dell'attacco. Anche ieri, infatti, si contano almeno quattro clamorose occasioni gettate al vento. Nell'ordine: Cutrone che spara addosso a Sepe da un metro. Castrovilli che non prende la porta da dentro l'area. Sottil che dal limite calcia un cioccolatino. E infine, il contropiede sprecato dallo stesso Sottil in collaborazione con Ceccherini. L'impressione che alla Fiorentina serva una congiunzione astrale per segnare, purtroppo, non svanisce. Complici sicuramente le prestazioni deludenti degli attaccanti, da ultimo Cutrone ieri sera. Ma in generale, appare evidente come i giocatori di Iachini non sappiano fare praticamente mai la scelta giusta quando arrivano vicini alla porta. Quasi come se il pallone scottasse, come se avessero paura. Roba che in Serie A, per quanto un calciatore possa essere giovane, non è ammissibile. E allora ringraziamo le intuizioni di Venuti e Pezzella, e la freddezza di Pulgar, se oggi non siamo a parlare delle solite mille occasioni sprecate. Nel calcio non si ragiona coi "se" e coi "ma", però errori del genere spesso costano caro. E la Fiorentina ormai lo sa bene...


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