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Sono opportune le pretese esposte alla proprietà?


Da pochissimi giorni è stato reso noto il calendario della Serie A 2022/2023, la Fiorentina debutterà al Franchi nel week end che precede Ferragosto; ospite la neopromossa Cremonese del nuovo allenatore Alvini (debuttante per la massima serie), nato e cresciuto proprio a Firenze. In questi stessi giorni, sui giornali nazionali tiene banco la nuova tendenza delle proprietà di Serie A: confermare la direzione tecnica.

E così, mentre l’estate scorsa fu contrassegnata dai tanti cambi di panchina (soprattutto tra le big), l’estate attuale vanta già un record: solo cinque club hanno cambiato allenatore. Alla fine, anche la Fiorentina è riuscita a confermare Vincenzo Italiano, con un rinnovo contrattuale, che prevede 1.7 milioni di euro a stagione, più eventuali bonus.

È stata opportuna la richiesta di Italiano?


Pare che durante gli ultimi giorni di primavera ci sia stata qualche incomprensione in merito a obiettivi di mercato e condizioni del contratto; Italiano ha preteso uno stipendio in linea con la fascia medio-alta di Serie A. Escludendo Allegri, Mourinho e Simone Inzaghi, i quali occupano incontrastati il podio degli stipendi da allenatore di Serie A, in linea restano Sarri, Spalletti e Pioli intorno a quota 3 milioni. Con questo nuovo contratto, Italiano si è messo invece sullo stesso piano di Mihajlovic e Juric, questi ultimi entrambi al centro del progetto dei rispettivi club. Dunque, la scelta appare più che giustificata, anche in virtù del fatto, che lavorare nel mondo del calcio come calciatore, consente in media di accedere ad uno stipendio pari a 500 mila euro. Se consideriamo che un bravo allenatore si assume le responsabilità di tutto il gruppo squadra oltre che dello staff tecnico…

I punti di forza


Alla luce della stagione da poco trascorsa, soffermiamoci sui punti di forza e debolezza della Fiorentina di Mr. Italiano 2021/22. Primo punto di forza? È quasi indiscutibile la sua capacità di fare gruppo e teneri uniti e compatti gli intenti dei singoli calciatori; nell’ultima stagione a Firenze si è visto un attaccamento e uno spirito di squadra, che mancavano davvero da tanto. Ne è scaturita una straordinaria intesa con la tifoseria, pietra miliare di un rendimento casalingo da urlo; al Franchi infatti, la Viola ha raccolto ben 13 vittorie, 2 pareggi e solo 4 sconfitte, per giunta contro le big Inter, Napoli e Lazio, prima della sconfitta infrasettimanale contro l’Udinese.

Secondo punto di forza? La capacità di raggiungere gli obiettivi: in tre anni Vincenzo Italiano ha raccolto una promozione dalla Serie B alla Serie A alla guida dello Spezia, una salvezza da neopromosso e debuttante sempre alla guida dei spezzini e poi la qualificazione alla Conference League al primo anno in viola. Da aggiungere anche il raggiungimento della semifinale della scorsa Coppa Italia.

Terzo punto di forza? Magari, a volte, peccherà ancora di integralismo, ma il calcio di Italiano, con tutti i suoi pro e contro, è un calcio all’avanguardia per gli standard estetici moderni. Questo agevola il rapporto tra squadra e mezzi stampa. Vogliamo aggiungerne un altro? Italiano sa valorizzare il centravanti: prima la scoperta di Nzola e l’anno scorso l’esplosione di Vlahovic.

I punti di debolezza di Italiano


I maggiori punti di debolezza del calcio di Italiano sono forse nel suo integralismo. Il ritmo che richiede il suo gioco necessita di una condizione atletica sempre ottimale; non sembra un caso che le sconfitte siano coincise spesso con le partite giocate subito dopo le soste per le nazionali, quando non ha potuto lavorare per un’intera settimana con tutti gli effettivi. Inequivocabili le sue parole al termine della sconfitta contro il Venezia. Non sembra un caso neanche il calo di risultati coinciso con il calo atletico di fine stagione, quando improvvisamente schizzarono le temperature.
Un secondo punto debole della scorsa stagione è stato rappresentato dal rendimento in trasferta, ma attenti ad un aspetto tattico: spesso la Fiorentina di Italiano ha sofferto le squadre, gli attaccanti e in particolare gli allenatori contropiedisti. Questo sicuramente per via della linea di difesa spesso molto alta, utilizzata per fare pressing asfissiante sul portatore di palla avversario. Ai più attenti studiosi delle scommesse calcio non saranno sfuggite le 3 sconfitte con Under 2.5 subite nei primi 3 precedenti stagionali contro la Juventus del pragmatico per eccellenza: Massimiliano Allegri.

Il calcio di Italiano in conclusione


Ad oggi, Italiano si è dimostrato assolutamente all’altezza della Viola e anche meritevole di essere ascoltato dalla proprietà. Per un ulteriore salto di qualità magari saranno necessari almeno un paio di presupposti. Innanzitutto che la Fiorentina impari a gestire meglio sia gli avversari contropiedisti che i momenti di calo. Dopodiché, data la concomitanza con ben 3 competizioni stagionali, ad oggi sembra proprio il caso di rinfoltire la rosa. In tutti i ruoli, in tutti i Sensi, Monza permettendo.

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