Gosens: "Mi sento un leader nella squadra, Pioli ci lascia più libertà e ha concetti nuovi rispetto a Palladino. Dodô copre la fascia in modo eccezionale"

L'esterno sinistro della Fiorentina, Robin Gosens, in un'intervista pubblicata sul sito ufficiale viola ha parlato in primo luogo dell'amichevole contro il Manchester United che ci sarà domani: “Old Trafford è uno degli stadi dove non sono stato in campo, non vedo l'ora di giocare questa partita, è un test molto importante anche per noi. Ci troviamo davanti una squadra di assoluto livello. Dobbiamo dare anche un segnale a noi stessi, che siamo forti anche noi e possiamo combattere contro uno squadrone”.
Sul gruppo attuale: “Onestamente stiamo andando molto bene, si è creato un bel rapporto tra di noi ed è quello che ha cercato di costruire l'allenatore. Abbiamo fatto un ottimo lavoro qui, abbiamo giocato due amichevoli di livello, speriamo di alzare le nostre prestazioni ancora domani e poi si torna a casa”.
Leadership
Sul ruolo nella squadra: “Quando ero giovane mi auguravo di ricevere messaggi di benvenuto dai miei compagni quando cambiavo squadra. Questo è quello che ho fatto fatto con Fazzini e con Viti. Anch'io ho la responsabilità di integrare i nuovi, sono piccoli messaggi che ti rendono tutto più facile. Certo che mi sento un leader, ma lo faccio in maniera autentica e lo faccio perché me lo sento di farlo, non perché qualcuno me lo ha chiesto”.
Pioli-Palladino
Su Pioli: “Ci stiamo trovando bene. Sono concetti diversi rispetto a quelli di Palladino. Ma la difesa a tre resta e in questo modo io mi posso esprimere al massimo. Abbiamo più libertà all'interno del campo, basta coprire gli spazi. Vedo allenamento dopo allenamento che stiamo alzando il livello, vedo i miei compagni carichi e con tanta voglia di fare bene”.
Dodô
Su Dodô: “Ci stiamo parlando tantissimo, copre il suo ruolo a destra in maniera eccezionale anche se gli manca forse qualche gol. Stiamo cercando di trovare il giusto timing per l'inserimento”.
Sul preliminare di Conference: “Sono arrivato a Firenze il giorno dopo il passaggio del turno sofferto l'anno scorso, sono sempre partite complicate perché gli avversari hanno più gare nelle gambe. Aspettiamo di sapere chi sarà il nostro avversario e prepareremo per tempo”.