Contro l’Empoli ci sarà contestazione. La sensazione è che questa volta, la curva e non solo, si siano stufati. Ce ne sarà per tutti, a cominciare dalla proprietà e dalla dirigenza della Fiorentina. La squadra e l’allenatore saranno ‘salvati’ soltanto se la prestazione contro i cugini sarà all’altezza. Ma il clima nel quale si giocherà la partita, dal punto di vista ambientale, non sarà sicuramente facile. Anzi. Una squadra giovane come quella viola dovrà avere la ‘pelle’ dura per riuscire ad isolarsi, per rimanere concentrata soltanto sul match. La classifica, le ultime prestazioni, la sensazione che ancora una volta si sia davanti all’ennesima annata di transizione, hanno scatenato in questi ultimi giorni la decisione di esprimere, in modo netto, le proprie preoccupazioni.

Vedremo se ci sarà almeno Andrea Della Valle, in un momento difficile e delicato. Probabilmente il peggiore, dal punto di vista dei rapporti, da quando è presidente della Fiorentina. La sensazione è che, questa volta, si sia ad un punto di non ritorno. E interessa poco leggere i soliti nomi di mercato in vista di gennaio, come sembrano interessare poco i progetti futuri: lo stadio, gli impianti per il settore giovanile. Da sempre, ai tifosi, interessa il presente. E comunque la chiarezza, gli obiettivi, i progetti. Parole diventate brutte, noiose: ma che nel calcio da sempre occorrono.

Poi c’è la squadra che, dal punto di vista tecnico, sta facendo passi indietro domenica dopo domenica. Il pareggio di Reggio Emila, a sensazione, ha soltanto rimandato l’appuntamento con la ‘resa dei conti’. Anche se la risposta definitiva, in questo senso, arriverà soltanto domenica. Ci dovrà essere una reazione, da parte di Simeone e compagni, ci dovrà essere un colpo di coda, per invertire una stagione che oggi sembra già tremendamente noiosa. Chi rischia? Pioli in primis, ma anche la dirigenza non può vivere sonni tranquilli. D’altronde si sa, nella vita ma soprattutto nel calcio, i capri espiatori servono sempre. E a Firenze ne abbiamo viste di persone pagare per responsabilità non esclusivamente loro. Forse, qualcuno, dovrebbe interrogarsi sul perché ormai da anni la Fiorentina fa sempre passi indietro, non riesce più a trattenere i campioni, gestisce in modo particolare il rapporto con la città. La sensazione è che il derby contro l’Empoli possa diventare lo spartiacque definitivo tra una tifoseria e una proprietà che, probabilmente, non si sono mai amati. Nemmeno nei momenti migliori. Prima però ci sarà il campo, novanta minuti e una partita da vincere. Altrimenti sarà crisi davvero, in tutti i sensi. E non soltanto tecnica.


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