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La Fiorentina perde anche contro il Milan in una gara che però lascia una lunga coda polemica. Ora i viola sono ultimi in classifica. Per commentare la partita in questione e gli sviluppi che porterà, FiorentinaNews.com ha contattato Fulvio Collovati, Campione del Mondo del 1982 ed ex difensore di Milan, Inter, Udinese, Roma e Genoa.

Analizzando a mente fredda la partita di domenica, il Milan ha meritato la vittoria, oppure la Fiorentina ha giustamente da recriminare?

L’episodio del rigore è ridicolo e, se perdi una partita per un penalty del genere, fa bene la Fiorentina a recriminare. Si è trattato davvero di un rigore molto generoso”.

Come giudica nello specifico l’intervento di Parisi su Gimenez? Il rigore ci sembra a dir poco esagerato, ma forse il difensore viola poteva evitare comunque di mettere quella mano?

“Il punto è che non possiamo tagliare le mani ai difensori. Chi è al Var e giudica deve anche capire come si gioca a calcio. Le mani ti servono perché danno coordinazione. Parliamo piuttosto di come è andato giù Gimenez, che non è certo caduto per quella mano messa tra la spalla e il collo”. 

Come ha detto Pradè, anche lei pensa che Pioli sia la persona migliore per portare la Fiorentina fuori da questa situazione?

“Io ho visto le ultime due partite della Fiorentina e non posso altro che concordare. Con la Roma ha colto due pali ed è stata sfortunata, domenica altrettanto. Se lo giudichi dai risultati, Pioli è ultimo in classifica e c’è poco da dire. Mentre se lo valuti dalle ultime prestazioni, non ha fatto così male ed è giusto concedergli ancora delle chance per salvare la sua panchina”.

Da ex difensore, fosse in Pioli, darebbe nuovamente spazio a Pietro Comuzzo, oppure il tecnico viola lo sta preservando in questa situazione così difficile per la squadra gigliata?

“Se non gioca, vuol dire che non lo ritiene pronto per fare il titolare. Premesso che i giovani vanno fatti giocare e lui proprio al Milan li metteva in campo, non bisogna dare sempre tutte le responsabilità e tutte le colpe agli allenatori. Non credo che Pioli sia un tecnico masochista: se non lo mette in campo, vuol dire che chi gioca al suo posto garantisce migliori prestazioni o gli dà maggiori garanzie. Piuttosto, si facciano i calciatori che non giocano, compreso Comuzzo, un esame di coscienza per capire come e dove migliorare. Il giocatore ha fatto bene lo scorso anno, lo ricordo con chiarezza, ma arrivare a certi livelli è più facile di sapersi confermare”. 

Pradè si è preso tutte le colpe. Il suo tempo a Firenze è comunque finito, secondo lei?

“Pradè si è preso la responsabilità di tutto, ci ha messo la faccia e non vedo in giro tanti dirigenti così seri da compiere un gesto del genere. Deciderà il presidente se è giusto o meno continuare a puntare su di lui”.


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