Sentite Gravina: "Se mi dimetto io, l'Italia vince i Mondiali? Cambiare presidente non è la soluzione ai problemi del nostro calcio"

Un Gabriele Gravina senza peli sulla lingua quello che ha parlato al Corriere dello Sport. “Se la Nazionale non si qualifica ai Mondiali - ha detto il presidente della Figc - non c'è una norma che impone di fare un passo indietro. Sicuramente farei delle riflessioni personali, ma a chi mi dice di andare a lavorare rispondo: se vado via io, riparte il calcio e vinciamo i Mondiali? Ne avessi la certezza, sarei il primo a farmi da parte”.
“In campo non ci vado io”
Poi ha aggiunto: “Abete si dimise per motivi personali, Tavecchio fu sfiduciato e tradito. Alla base della nostra struttura c'è un principio di democrazia, se pensiamo che dopo ogni risultato negativo debba cambiare il presidente commettiamo un grave errore. In campo non vado io, però difendo le mie scelte. Nel 1994 volevano linciare i giocatori dopo una finale persa, lo ricordate? Quanto alla mancanza di certe riforme: se c'è anche una sola lega contraria, non le puoi fare. Non è mia responsabilità".


