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Questo pomeriggio l'ex portiere della Fiorentina Emiliano Viviano, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni temi di casa viola: dal rinnovo di De Gea al futuro allenatore. 

“Credo che De Gea per scegliere il suo futuro abbia valutato la situazione e chiesto rassicurazioni per quello che riguarda il lato progettuale, e questa è una cosa che mi da molta fiducia. Quello che noi tifosi bisogna fare in questo momento è aspettare un po’ di tempo prima di giudicare l’operato della dirigenza. Magari dai vari problemi che ci sono stati in questi giorni viene fuori una roba bella, a volte succede. Il clima attorno al club? Io dico la verità ho stima della proprietà e della dirigenza viola, secondo me dal punto di vista degli investimenti hanno fatto molto negli ultimi anni, ma allo stesso tempo l’ultima dichiarazione fatta sulla curva è stata fuori luogo. Non esiste presidente che poss a sostituirsi al tifo della curva: stiamo parlando di ragazzi che dedicano il proprio tempo dietro alla squadra, per una semplice passione. Se si è arrivati allo scontro, vuol dire che non era una cosa estemporanea, se fosse possibile farei volentieri da paciere”. 

“Non è necessario che Commisso sia a Firenze”

Ha poi parlato di Commisso e del fatto che potrebbe esser maggiormente vicino alla squadra: “A volte la presenza fisica non serve a nulla ci sono altre maniere per essere sempre presenti. Oltretutto c’è un dirigente come Pradè, che stimo molto e che ci ha sempre messo la faccia, o comunque quello che realmente serve in questi casi è avere un progetto chiaro: serve un progetto, una gestione curata e programmata.  Alla fine di una stagione che comunque non è negativa la curva ha preso una posizione, facendolo soltanto nell’ultima sfida casalinga rispettando il lavoro di tutti: ha espresso un concetto con il quale si può essere d'accordo o no”.

“Non sono contento che il presidente faccia il padre padrone” 

Ha anche aggiunto: “Io sono arrivato alla Fiorentina in un clima pesantissimo verso i Della Valle e poi dopo tre o quattro vittorie volavamo insieme ai tifosi, quindi dipende tutto dai risultati in campo. Se devo essere sincero, una cosa che non mi piace del presidente è questo voler essere padré padrone, certo la Fiorentina è sua e decide lui ma non è tutto così netto. Si tifa per la squadra e tutto il resto passa”.

"Martinelli deve andare a giocare altrove" 

Qualche parola anche per Martinelli. “Credo che la miglior decisione per lui sia quella di andare a giocare: in qualsiasi posto e qualsiasi categoria. Ne parlano tuti benissimo, sono sincero io non lo conosco, ma deve iniziare a rapportarsi con le pressioni e le situazioni che nelle giovanili non ha ancora incontrato. Finora secondo me ha perso tempo, soprattutto visto la sua bravura. Io a 18 anni sono andato a giocare in Serie B a Cesena per crescere e capire realmente a che livello ero. Se non giochi non riesci a capire quale sia il tuo reale livello”.

“Farioli potrebbe fare veramente al caso della Fiorentina”

Ha poi parlato del futuro allenatore: “Io sono sempre dalla parte di chi fa calcio, e tra i nomi che ho letto sono tutti abbastanza da quella parte del guado. Se devo fare un nome è quello di Farioli: lo conosco dalla sua prima esperienza da allenatore in Turchia e posso dirvi che a livello tecnico è fenomenale, un vero e proprio fuoriclasse. Nasce come allenatore dei portieri, con De Zerbi, poi si è fatto in Turchia: è un ragazzo con idee innovative e con una cultura del lavoro incredibile. Con Sarri invece si dovrebbe andare a stravolgere la squadra, Gosens e Dodò sono fenomenali ma non sono esattamente il tipo di terzino che impiega Sarri”.

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