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Nel saluto alla Fiorentina, Vincenzo Montella, ha spiegato come l’intenzione della società è stata quella di puntare sui propri giovani e su giocatori esperti. Analizziamo la stagione che fin qui stanno disputando i ragazzi chiamati in causa dall’ex tecnico viola.

Luca Ranieri, tornato dal prestito a Foggia e fresco di rinnovo contrattuale, non è andato oltre le quattro partite da titolare (due in Coppa Italia) e nonostante il passaggio alla difesa a tre, ha dunque trovato pochissimo spazio.

Meno minuti ma più presenze per Lorenzo Venuti, anche lui rientrato dal prestito (a Lecce) e pure lui rinnovato fino al 2024. Come il mancino ligure, anche il nativo di Montevarchi, ha inciso davvero poco.

Sempre per rimanere in difesa, si possono etichettare come desaparecidos il centrale Jacob Rasmussen (che ha fatto scalpore per qualche figuraccia in Primavera) e terzino sinistro Aleksa Terzic (neanche in grado di impensierire Dalbert), due corvinate arrivate anche loro da quest’estate.

Passando al centrocampo, ha brillato la stella di Gaetano Castrovilli, vera e propria sorpresa di questo inizio stagione, e non si è mai visto Szymon Zurkowski, nonostante un buon Europeo Under 21 disputato a giugno con la Polonia e delle prestazioni non certo esaltanti di Badelj e Pulgar.

Nel reparto offensivo invece, è sparito dai radar Tofol Montiel, che dopo i due assist contro il Monza ad agosto, complice anche un infortunio alla spalla, non ha inciso nemmeno in Primavera. Riccardo Sottil, seppur sempre a spezzoni, e nonostante la “lite” per il cambio contro il Cittadella, è quello che ha avuto maggiori soddisfazioni, collezionando 512 minuti. Il giocatore che doveva essere il crack della stagione e piano piano sta finalmente trovando titolarità e gol è Dusan Vlahovic. L’augurio è che possa continuare così perché la Fiorentina ha tremendamente bisogno di reti per risalire la china.

GIACOMO TRAMBUSTI


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