Finale ipotecata, o quasi. La Fiorentina vince a Cremona, dominando una partita di andata dove la gara non è mai stata in discussione. Sicuramente sciupona la squadra di Italiano, troppe le occasioni gettate al vento, ma l'obiettivo principale è stato raggiunto. Vincere in trasferta, rendendo la gara di ritorno quasi una formalità. Per poter pensare ancora al campionato e all’Europa, l’altro vero obiettivo stagionale insieme alla Conference League. Cabral continua a segnare, numeri davvero importanti quelli del centravanti viola che da meteora sta diventando fondamentale. E bravo Terracciano, ancora una volta, autore di parate importanti che hanno impedito alla squadra di Ballardini di tornare in gioco. I cinquemila cuori viola che hanno seguito la squadra esultano, come tutta la città, e la finale di Roma è davvero a un passo.

Intanto la questione stadio continua ad essere ingarbugliata. Commisso aspetta e osserva. Questa volta la patata bollente è tutta in mano al Sindaco di Firenze Dario Nardella, che ci ha messo la faccia e non solo su un progetto che adesso cerca di difendere con le unghie e con i denti, ma che non appare più sicuro. Si cerca, con la diplomazia e con il buonsenso, di evitare una figuraccia che non gioverebbe a nessuno. Intanto la Fiorentina è stata chiara, informalmente chiara, su dove vorrà giocare durante i lavori: Firenze, soltanto Firenze. Rimane Empoli sullo sfondo, ma nessuna altra soluzione sarà presa in considerazione. Non esistono alternative credibili, sia dal punto di vista logistico, che strutturale, che sportivo.

La Fiorentina, con meno di metà dei propri tifosi al seguito per due anni, avrebbe davvero poco senso. Chi ha pensato a uno scenario del genere, lo ha fatto sicuramente in modo troppo superficiale. Stadio o non stadio, i viola devono giocare a pochi passi dalla propria gente. Non esistono alternative. Anzi una sì, ovvero quella di non fare nulla: sarà il solito finale all’italiana? Intanto teniamoci il campo, le partite giocate, una stagione che ci può regalare davvero qualcosa di importante come due finali. Vincere contro lo Spezia significherebbe infilare il decimo successo consecutivo: numeri da record, grazie anche e soprattutto a un allenatore che è riuscito a ribaltare un'annata decisamente complicata.

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