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Nel suo consueto spazio su Repubblica, con la rubrica Il cubo di Kubik, Stefano Cappellini parla della Fiorentina di oggi, tra mercato e assenze:

"Si è detto tante volte, qui nel cubo senz’altro, che era presto per dare persa la stagione, che se giochi quasi tutte le partite di inizio stagione senza il giocatore migliore, Nico, e la metà senza l’altro migliore, Milenkovic, è difficile fare bene. In più, fin qui il mercato non è stato benevolo. Rispetto all’inizio del campionato scorso mancano Vlahovic, Torreira e Odriozola, quest’ultimo un giocatore molto sottovalutato rispetto a quanto ha dato per ribaltare le sorti della Fiorentina. Finché Jovic non sarà Jovic, e Dodò resterà solo un progetto di Cafu, è chiaro che nel saldo ci abbiamo perso, e non poco. Giochiamo ancora, quasi sempre, con la testa della grande squadra, possesso palla, linea alta, recupero del pallone nella tre quarti avversaria, solo che non abbiamo la qualità della grande squadra. Facciamo un tiki taka estenuante di passaggi indietro e laterali, poi gli altri fanno un lancio alla viva il parroco e ci segnano, ci rubano una palla al limite dell’area e ci segnano, svirgoliamo un pallone e avete capito come va a finire. Però, appunto, la qualità è destinata ad alzarsi...".


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