Schwoch: "Vanoli saprà cambiare l'atteggiamento della Fiorentina. É importante che Firenze stia accanto alla squadra"

Quest'oggi l'ex attaccante del Vicenza Stefan Schwoch, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di dire la sua sul momento della Fiorentina di Paolo Vanoli.
“Paolo Vanoli, prima di essere un allenatore, è un uomo con la U maiuscola. Fa bene il suo lavoro, i suoi ottimi risultati lo confermano, è uno che non guarda in faccia nessuno ma allo stesso tempo è estremamente corretto. Penso che Paolo sia la persona giusta per risollevare questa Fiorentina, che oltretutto ha una buona squadra: possono capitare annate particolari dove non ti riesce niente. Sicuramente dovrà lavorare sul reparto difensivo: quando sei in una situazione come quella che stanno vivendo i viola è non prendere gol. In attacco le qualità ci sono e sono convinto che prima o poi la Fiorentina tornerà a segnare”.
“Vanoli è l'uomo giusto per tirar fuori la Fiorentina da questa situazione”
Ha anche aggiunto: “Vanoli è uno che nel suo modo di giocare va sempre ad aggredire in avanti, non sceglie mai di rimanere passivo. Riesce sempre a trasmettere le sue idee ai suoi giocatori, e questa è la cosa piu importante. Credo che la Fiorentina abbia fatto la scelta migliore in un momento come questo, non penso che ci fossero tecnici liberi più preparati di lui”.
“Quando il clima attorno a te diventa ostile, tutto diventa ancora piu difficile”
Un commento anche sull'atteggiamento della squadra viola: “Per cambiare l'atteggiamento dei suoi ragazzi dovrà lavorare tanto: è la testa dei giocatori la parte piu difficile da cambiare, ma lavorando sul campo cercando di cambiare qualcosa si può. Paolo dovrà far ritrovare l'entusiasmo ai suoi ragazzi e ai tifosi, far percepire al gruppo che il pubblico allo stadio è dalla loro parte e non contro. Questo è importante perchè per i giocatori giocare in un ambiente ostile diventa ancora piu difficile: in questo momento qui i ragazzi della Fiorentina hanno bisogno dei suoi tifosi al loro fianco. In una piazza come quella di Firenze, quando sei ultimo in classifica non è semplice assolutamente: è un ambiente abituato a giocare per altri obiettivi e ambizioni”.
"Adesso i giocatori non hanno più alibi: tocca a loro"
Ha poi concluso: “I giocatori adesso non hanno piu alibi, i loro bonus se li sono giocati tutti. Ma stiamo scherzando? Adesso devono soltanto mettersi li e ubbidire a tutto quello che gli viene chiesto di fare per tirare fuori il club dalla situazione in cui è adesso. Ora c'è solo una cosa che conta, la Fiorentina: la maglia che indossi, il pubblico che ogni domenica viene allo stadio per tifare la squadra, e l'unico modo per contraccambiare tutto questo è il rispetto. L'unica cosa che conta è dimostrare i propri valori sul campo: io posso aver anche vinto 10 Champions League, ma poi contano i fatti”.



