Nelle ultime settimane c’è stata un’inversione di tendenza a Firenze. Ci riferiamo alla questione portiere, con i tifosi che hanno cominciato ad apprezzare Dragowski, in seguito alle sue buone prestazioni. Sicuramente ci sono tanti meriti personali, con il polacco che non viene chiamato in causa spesso ma quando succede si fa trovare pronto. Ma sarebbe superfluo non considerare anche l’andamento positivo di tutta la squadra, in particolare della linea difensiva composta da Milenkovic, Pezzella e Caceres. E’ fuori dubbio che la valutazione di un portiere dipende tantissimo da quella dei suoi compagni, per cui quando le cose vanno bene in generale allora anche il numero uno guadagna approvazioni. E’ anche vero però che i grandi estremi difensori sono quelli che, all’interno di un contesto complicato, riescono a mettersi in luce. Esattamente quello che ha fatto Dragowski con la maglia dell’Empoli, e al tempo stesso ciò che non ha fatto Lafont con quella della Fiorentina. In una stagione, la scorsa, terribile per i viola il francesino fu risucchiato nel vortice delle critiche fino al punto di dover abbandonare la corsa e rifugiarsi nella sua comfort zone, la Francia. In ogni caso adesso bisogna guardare al presente, che porta il nome di Bartek Dragowski. Il polacco piace ai tifosi, ma sarà amore vero o solo una cotta passeggera dovuta al bel momento della Fiorentina? Il tempo, e soprattutto le sue prestazioni, ce lo sapranno dire.


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