Deve essere Pioli a tirarci fuori dai guai, altrimenti sia lui che la dirigenza dovranno arrendersi all’evidenza. Il peggior avvio di campionato della Fiorentina non può non far rumore

La verità è che la Fiorentina non giocava così male dall'inizio dell’era Commisso. Anche a Pisa, in quella che doveva essere la partita del riscatto, quella prima di quattro gare in campionato complicatissime, è andato in scena uno spettacolo indegno.
Altro che Champions, guardando la squadra in questo avvio di stagione sembra proprio che lotti per un altro obiettivo: rimanere in Serie A. A Pisa la squadra è stata in parte salvata dall’arbitro e da un pizzico di fortuna, altrimenti sarebbe arrivata un’altra, meritata, sconfitta.
Manca tutto
Non c’è niente: mancano i gol, manca il gioco, manca la difesa, manca in questo momento anche l’allenatore. Un Pioli che non riesce a trasmettere un concetto di gioco, un’ idea, ai suoi ragazzi. La Fiorentina non è squadra e non si può trovare più la scusante del tempo: adesso è l’allenatore per forza di cose sul banco degli imputati. Con la Roma si giocherà già tanto, ma questa squadra in un senso o nell’altro ha bisogno di una scossa. Per rispetto dei tifosi, per rispetto della stoira, con un centenario che si avvicina.
Non ci sono bistecche che tengano
Non si può vedere in campo una squadra così: senza grinta, senza orgoglio, senza attributi. Non ci sono cene, non ci sono bistecche, non ci sono patti che tengano. Contro Pisa, Como, Napoli, Torino e Cagliari è stata una tristezza assoluta. E se, come dice qualcuno, questa squadra è stata male assemblata, allora davvero l’aspetto tecnico andrà valutato approfonditamente, perché Pioli ha avallato tutto, perché il doppio attaccante lo ha voluto lui, perché le scelte sono state fatte assieme a Pradè. Oppure, davvero, ci siamo tutti illusi (allenatore per primo) di avere in mano valori e uomini diversi.
Uno su tutti? Gudmundsson, addirittura riscattato per ritrovarsi davanti un calciatore avulso da tutto, irritante e mai dentro la partita. Qualcuno si arrabbia se parliamo di Palladino. Lo stesso qualcuno che, abituato evidentemente al calcio champagne, ha sputato su un sesto posto in campionato con una squadra, per tutti, inferiore a questa. Firenze non sembra imparare mai le lezioni.
Un avvio che non può non far rumore
Che qualcuno ci spieghi cosa stia succedendo, che qualcuno intervenga per cambiare le cose, un qualsiasi modo, non sta a noi decidere quale. Ma le ombre aumentano, così come il fastidio nel vedere una squadra senza capo né coda. Pioli a fine partita ha parlato di una Fiorentina che ci ha provato e che ha attaccato. Alle volte, far parlare gli allenatori, sembra avere davvero poco senso. Oppure siamo stati noi a sbagliare canale in tv.
Noi crediamo ancora nella sua esperienza, nel suo valore aggiunto, lo dice la storia recente, lo dice il suo stipendio: deve essere Pioli a tirarci fuori dai guai. Subito. Altrimenti sia lui che la dirigenza, questa volta, dovranno arrendersi all’evidenza. Il peggior avvio di campionato della Fiorentina nella storia da quando ci sono i tre punti non può non far rumore.