Ascari: "Non è da escludere che Dodô possa rimanere alla Fiorentina. Kean? Per me le percentuali sul futuro sono divise 60-40. Bernabé..."

Eugenio Ascari, procuratore e intermediario di mercato, ha parlato al sito news.superscommesse.it, intervenendo anche in ambito Fiorentina. Queste le sue parole: “Dodô? Io non escluderei la sua permanenza alla Fiorentina. È vero che il prolungamento del suo contratto ha subito un allungamento dei tempi, ma ha un accordo in essere che vale altri 2 anni, è un beniamino della tifoseria viola e si trova benissimo a Firenze. È realtà dall’altra parte che l’ingaggio non è stato ancora adeguato ed è fermo al milione e mezzo di euro, e che questo può aver irrigidito i suoi procuratori, favorendo l’intromissione di club stranieri come il Barcellona e di diverse squadre italiane, con l’Inter che sarebbe quella favorita, se la clausola per Dumfries portasse alla cessione del calciatore olandese”.
E ancora: “Sembra che ad oggi l’offerta più concreta per Kean sia quella di una squadra araba. Dell’Al-Qadsiah per la precisione, che gli offre 15 milioni netti all’anno. A queste cifre qualsiasi giocatore vacillerebbe, ma è interesse del calciatore anche quello di consolidare la sua posizione davanti al nuovo CT dell’Italia. Sa quanto bene gli ha fatto la Fiorentina, dopo i 0 goal ed i 0 assist con la Juve della stagione precedente. Andando nel campionato saudita ci potrebbero essere problemi di visibilità per lui. Quindi dico che, a mio parere, al 60% assisteremo alla sua permanenza alla Fiorentina ed al 40% ad una sua cessione”.
E infine: “Per quanto riguarda Bernabé, si tratta di un giocatore valorizzato dallo stesso ex viola Iachini, che da esterno lo trasformò in centrocampista centrale, ruolo in cui è esploso, ed ha fatto sì che diventasse la prima richiesta di Pioli. Certo con Fazzini, Fagioli e Bernabé il centrocampo gigliato peccherebbe di fisicità, ma ci sarebbero come alternative Mandragora (però attenzione al Betis che lo vuole), Ndour e Richardson che hanno una buona prestanza fisica. Oppure, ancora, con una difesa risoluta e con l’imponenza fisica dei suoi interpreti, si potrebbe ovviare al deficit di tale caratteristica nei centrocampisti”.