Il paradosso di Iachini: la sua Fiorentina segna "solo" in dieci

Al netto delle dichiarazioni di parte del post partita, la convinzione comune dopo il Fiorentina-Milan di ieri sera è che alla squadra viola sia andata davvero di lusso: il punto finale sa di mezza vittoria, considerata l'inferiorità numerica e le consuete difficoltà nel tenere palla e frequentare la metà campo avversaria. Il paradosso è però proprio il fatto che dal momento dell'espulsione di Dalbert (e dell'inserimento di un altro attaccante...) la Fiorentina sia cresciuta e il Milan crollato, fino all'episodio "fortunoso" del rigore dell'1-1. Ed è la seconda giornata consecutiva che la formazione gigliata va a segno giocando in dieci (ma a Genova era in dieci anche la Samp). Fino al rosso del brasiliano la squadra di Iachini aveva mirato quasi solo alla sostanza, come d'abitudine, arretrando il suo bunker e osservando i rossoneri, magari senza concedere granché. Un atteggiamento che ieri è stato premiato con un po' di fortuna ma che alla lunga dovrà subire nette variazioni in fase offensiva.