Rocco Commisso e Joe Barone in tribuna al Franchi. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Rocco Commisso e Joe Barone in tribuna al Franchi. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

L'infortunio di Gonzalez ha decisamente cambiato i piani della Fiorentina che si preparava ad approcciare il mercato di gennaio con un profilo verosimilmente non altissimo. O almeno, il passato recente ci ha abituati a strategie che puntavano sempre più alla tutela del patrimonio già esistente che non al miglioramento. La realtà però potrebbe presentare un conto amaro dalle parti del Viola Park, perché se da un lato i numeri anormali dei difensori, e quelli ben più normali di Nico, potevano contribuire a gettare polvere sotto al tappeto, l'assenza improvvisa del numero 10 rischia di smascherare le magagne tecniche.

Non che serva chissà quale altra riprova per certificare l'insuccesso di molte operazioni offensive ma a questo punto l'ottimo Bonaventura rischia di predicare davvero nel deserto. E dato che la Fiorentina ad oggi risulta in ballo in quattro competizioni e a pochi punti dal quarto posto, è ora che le belle parole sulle ambiziose intenzioni da Champions League si traducano anche in fatti concreti.

E non con operazioni “di paranza”, come quelle dei mercati di gennaio 2021 (Kokorin e Malcuit), 2022 (Cabral) o 2023 (Brekalo e Sabiri): a questo giro alla Fiorentina servono risorse abili e arruolabili fin da subito ma soprattutto incisive sul campo.

 

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