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L'ex calciatore della Fiorentina e allenatore delle giovanili viola Claudio Piccinetti ha parlato così a Lady Radio: “Quello di Gudmundsson non è un problema tattico, ma caratteriale. Lo voglio vedere negli ultimi venticinque metri, come fa con la Nazionale dove infatti segna e fa assist. Pioli non mette freni ai calciatori, non ha un'identità tattica fissa, così come non ce l'aveva quella di Palladino. Nicolussi Caviglia? Ho sentito polemiche perché è stato convocato e mandato due volte in tribuna, ma la Nazionale non può essere mica regalata. Questo ragazzo era alla prima esperienza e sono sicuro che, anche se non è andato in panchina, essere stato nel gruppo azzurro per dieci giorni gli abbia fatto benissimo”. 

“Kean non lo rischierei”

Su Kean: “Bisogna capire bene l'entità della distorsione, io non sono un medico ma non lo rischierei dal primo minuto. Anche perché quest'anno abbiamo un calciatore come Piccoli che può sostituirlo e che finalmente abbiamo l'occasione di vedere anche da solo. Io metterei un giocatore in più dietro, viste le difficoltà che stiamo avendo credo che servano due centrali veri”.

“Pioli ha avuto coraggio”

Infine: “Pioli ha provato a giocare con due ma anche tre punte, è un atto di coraggio cambiare la situazione intorno a un giocatore (Kean, ndr) che l'anno scorso ha fatto cose eccezionali. Pioli ha avuto solo la sfortuna che non sono arrivati i risultati. Tornando a Gudmundsson, io credo che quello che ha fatto in Nazionale possa farlo anche a Firenze. E se non lo fa la colpa non è di Pioli”. 


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