Quanto "sale" la pressione della Fiorentina? A Pisa è il giorno della verità

"Chi porta il sale?". È il giorno del derby dell'Arno, di nuovo in Serie A dopo 34 anni, e il Corriere dello Sport sceglie di presentarlo ripartendo da una figura storica dei nerazzurri: l'ex presidente Romeo Anconetani, noto per lo spargimento di sale sul campo di gioco che attuava prima delle partite. Un rito scaramantico, un calcio che non esiste più ma che fa tornare alla mente i vecchi scontri tra Pisa e Fiorentina.
Quanto sale servirebbe alla Fiorentina?
Oggi di sale ce ne vorrebbe un quintale, per scacciare la paura, i fantasmi della crisi. Ma se il Pisa probabilmente aveva messo in conto di avere un solo punto in classifica dopo Atalanta, Roma, Udinese e Napoli, la Fiorentina invece a tutto pensava tranne che a una partenza stagionale così povera.
Occhi puntati su Pioli
I Viola hanno gli occhi puntati addosso: due punti in classifica e una serie di prestazioni sconfortanti. Una pressione forse sbagliata visto che siamo solo a fine settembre, ma a Firenze si discute già di Pioli: mentre il club parla di “fiducia illimitata”. Sta girando fra i moduli, sta cercando la chiave della Fiorentina e forse anche l’empatia giusta con la squadra. Ha tutto per riuscirci e per questo il derby di oggi è un banco, in attesa della sfida in Conference League contro il Sigma Olomuc di giovedì.