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"Un segnale, un segnale" chiedeva Massimo Ceccherini in Ti Amo in tutte le Lingue del mondo. E ieri sera sono arrivati i segnali, uno grande, molto grande.

Mentre sul prato verde del Tardini si consumava la caotica armonia con un attacco fermo e statico, in panchina è arrivata la dimostrazione della difficile situazione che sta vivendo l'attacco viola.

Kouame a corrente alternata, Cutrone abbandonato da tutti e Vlahovic a braccia larghe. Il motivo? Il mancato inserimento in campo.

Dusan Vlahovic, infatti, si è riscaldato fianco a fianco con Jack Bonaventura. Quando Iachini ha chiesto il cambio per il centrocampista ex Milan, il serbo si aspettava di poter entrare.

Già qualche minuto prima, tornando in panchina con Duncan, aveva allargato le braccia malinconicamente non capendo se e quando sarebbe entrato. A pochi istanti dall'ultimo cambio, però, ha accelerato il riscaldamento finendo per raccogliere la propria maglia in panchina.

Sembrava tutto fatto, ma Mister Iachini ha chiamato solo Bonaventura. A quel punto il giovane attaccante ha riconsegnato la maglia ad un membro dello staff viola e si è rimesso a sedere. Nel breve tragitto il malcontento del serbo era ben visibile.

Un segnale forte e chiaro. Vlahovic vuole giocare e la sua malinconia è il sintomo di qualcosa che non va.

 

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