Cherubini: "Non mi aspettavo di giocare così tanto nella Fiorentina, Firenze meno caotica di Roma. Sono innamorata di come gioca Pedri"

Protagonista inattesa nella Fiorentina Femminile di Pinones-Arce, la centrocampista Maya Cherubini si è raccontata così a Radio Bruno:
"A mio padre non pare il vero di avere una figlia che gioca a calcio, mi ha seguito ovunque anche in Polonia o in Portogallo. Mia madre era un po’ triste per il fatto che sono andata via presto di casa ma mi dice sempre che è fiera di me e orgogliosa di cosa sto facendo. Sono stata il capitano e abbiamo vinto lo Scudetto, ero una delle più piccole, poi nella squadra della mia città, è stato bellissimo.
Il primo contratto con la Fiorentina? Sapevo che la possibilità c’era per cui quando è arrivato il momento, ho capito che dovevo mettermi sotto e dare tutto quello che avevo perché potevo fare grandi cose e migliorare ancora di più, stando fissa in prima squadra.
Non me l’aspettavo di trovare così tanto spazio, sono tutte più grandi di me ed è sicuramente un motivo di grandissimo orgoglio essere una delle poche italiane rimaste in squadra. Punto fermo dei tifosi? Mi fermo sempre quando posso a salutarli, sono fantastici, dobbiamo dare tanto a loro perché riceviamo tanto. Ingigantiscono un po’ i paragoni ma ci piacciono perché ci fanno divertire.
Quello con Iniesta? Non mi piacciono molto i paragoni perché mi imbarazzo ma è fantastico pensare di ricordare questi campioni alla gente. A chi mi paragono io? Nel femminile a Greggi, era a Roma quando ero nel settore giovanile, è una piccolina e rapida come me, mi sono sempre ispirata e rapportata a lei. Nel maschile tornando a Barcellona, guardo sempre Pedri, sono innamorato del modo in cui gioca.
Cosa sogno? Continuare a giocare e dimostrare il più possibile e continuare a crescere anche quando arriverà il momento in cui capiterà di giocare di meno. Il mio più grande obiettivo è arrivare alla fine e considerare di aver dato tutto quello che avevo da dare.
Firenze e Roma simili? Sono due città molto belle, piene di storia, Firenze è più piccola e vivibile, meno caotica. Mi piace uscire con le amiche a mangiare fuori e poi spesso nel tempo libero studio, quest’anno ho la maturità. Se mi spaventa? Sono sempre andata piuttosto bene a scuola, ovviamente non seguendo le lezioni è più difficile rimanere in pari con gli altri. Spaventata no, un po’ stressata sì, molto più stressante delle partite".


