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Dell'Olio Fiorentina

Inutile negarlo, è sempre più dura per la Fiorentina. A questo punto non soltanto per il sogno Champions League (noi non ci abbiamo mai creduto), ma anche per l'Europa League che ad inizio stagione rappresentava un vero obiettivo per fare il salto di qualità dopo annate discrete e nulla più. 

Volano le altre

La vittoria del Bologna sull’Inter, la Roma che continua a vincere, non sono risultati confortanti. Le altre volano, giocano bene, probabilmente sono più forti e meritano anche di più. E’ vero, ci sono due scontri diretti ancora da giocare (e da vincere per forza se si vorrà sperare), la partita con il Cagliari da recuperare mercoledì, una settimana (questa) stravolta dagli impegni e da ridisegnare completamente anche in vista dell'incontro con l’Empoli e prima di un mese fitto fitto di impegni. Insomma, pro e contro di un week end complicato, dal punto di vista sportivo e non solo. 

Non resta che sperare nella Conference?

Oggi, guardando la classifica, vediamo bene che non esistono tante altre strade, se non quella di provare a vincerle tutte, per raggiungere una Europa migliore rispetto a quella di sempre. Ritrovandosi, probabilmente, nuovamente a sperare in una finale di Conference League che non è così lontana. Certo, ci sarà da giocarsela con il Betis Siviglia, in una doppia sfida da tripla. Che possa diventare ancora una volta l’unico possibile vero obiettivo stagionale quello della Conference? Lo capiremo presto. 

La parola a Commisso

Così come capiremo presto la volontà di Kean, quella di Dodô, quelle di una squadra che oggi ha trovato la propria identità ma che dovrà fare i salti mortali per trattenere i migliori anche la prossima stagione. La parola adesso passa a Commisso, che ha tanti temi da affrontare sul proprio tavolo e che attende ancora la prima gioia sportiva da presidente e proprietario della Fiorentina. Può essere ancora questo l’anno giusto, sia per lui che per un Palladino che ancora non conosce, e non potrebbe essere altrimenti, il proprio futuro. Tutto dipenderà da questo ultimo mese, decisivo per mille motivi. 

Intanto il calcio si è fermato. Nel giorno della scomparsa di un Papa che ci ha regalato un modo diverso di vedere e vivere le cose. Un Papa che ci ha regalato momenti, attimi, di profonda umanità e che ricorderemo per sempre.

La rivincita di Kean, prendendosi la Fiorentina sulle spalle. Ma adesso non deve esserci posto per le sirene di mercato: presto l’incontro con Commisso
L’attaccante della Fiorentina Moise Kean è uno degli uomini immagine di questa squadra. Riflettendo su quante diffico...

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