Moreno: "A Firenze non è andata come speravo. Ho giocato bene, ma non piacevo affatto all'allenatore"

Il difensore argentino Matias Moreno, di proprietà della Fiorentina ma in prestito al Levante, ha rilasciato una lunga intervista a Superdeporte.es in cui ha parlato anche del suo difficile anno a Firenze.
Una stagione difficile
“A Firenze mi avevano chiamato per essere il centrale destro in uno schieramento a cinque, ma poco dopo hanno cambiato schema, passando alla difesa a quattro. Eravamo in sei difensori centrali a contenderci due posti. Non è andata come pensavo, non ho dimostrato cosa posso fare nel calcio italiano. È stato un anno negativo per me personalmente, ma è stata un'esperienza istruttiva da tenere a mente per il futuro. Non so sinceramente cosa non abbia funzionato. Per trarre queste conclusioni, bisogna sedersi e analizzare la situazione con calma. All'inizio, la lingua e lo stile di vita erano un po' difficili per me, ma poi mi sono adattato e ho giocato bene. A volte non dipende da te. Forse all'allenatore non piacevo affatto”.
La scelta della Spagna
Moreno continua spiegando perché scelse la Fiorentina e come mai abbia deciso di trasferirsi in Spagna dopo solo un anno: “Il campionato italiano è noto per avere buoni difensori e per essere una fucina di centrali, ma la Fiorentina mi piaceva per via degli argentini che ci giocavano e facevano la storia. Tuttavia, quando abbiamo deciso di andare in prestito, ho assicurato al mio agente che volevo andare in Spagna perché sentivo che si adattava meglio al mio gioco. Ora posso dire di aver avuto ragione. Il calcio italiano è diverso da quello spagnolo. Lì è più lento, più fisico e più incisivo. Qui è più simile a quello argentino, nell'approccio dinamico, nelle partnership, nella mentalità offensiva”.