Moreno e Valentini, come interrompere una tradizione. Cosa è andato storto nella gestione dei due centrali argentini

Dalla prolificità di Passarella e Martinez Quarta, alla tenacia di Roncaglia e Basanta passando per la leadership di Gonzalo Rodriguez e Pezzella: raramente la Fiorentina si è presentata all’inizio di una stagione senza la figura del ‘centrale argentino’, distinto per tenacia e ruvidità. Quasi una tradizione in casa viola che infatti non ha fatto eccezione neppure lo scorso anno, quando dal mercato sono arrivati Valentini e Moreno. Due acquisti, tuttavia, che un anno dopo possiamo definire sbagliati o, quantomeno, confusi.
Il caso Valentini è particolare nel suo genere: un centrale classe 2001, quindi non più giovanissimo, che era entrato nel giro della Nazionale maggiore ed era presenza fissa nella difesa del Boca Juniors, cercato fortemente prima dalla Roma e poi dalla Fiorentina. Poi il ragazzo non trova l’accordo per il rinnovo, e il Boca lo lascia in tribuna da aprile a dicembre: la Fiorentina allora accelera, sembrerebbe voler portare il ragazzo a Firenze prima della scadenza, salvo poi aspettare gennaio dove non fa in tempo ad esordire, che viene girato in prestito all’Hellas per la fine del campionato. Tutti si aspettavano quindi un suo inserimento definitivo nella rosa da consegnare a Pioli, e invece a sorpresa il ragazzo è stato rimandato in prestito all’Hellas, stavolta con diritto di riscatto, per andare invece a prendere Viti dal Nizza. Una gestione prettamente ‘economica’ del centrale argentino, una mera plusvalenza che non ha avuto modo di dimostrare il suo valore al Franchi.
Per Moreno il discorso è diverso: centrale classe 2003 imponente fisicamente che arriva dal Belgrano, squadra decisamente meno blasonata del Boca, per 5 milioni di euro. La sua stagione sembra poter decollare quando, dopo aver giocato in 5 delle 6 partite del girone di Conference, a gennaio Palladino gli dà una chance d’oro: Moreno, a sorpresa, parte titolare contro il Napoli al Franchi, disputa un buon primo tempo ma, all’inizio della ripresa, regala un rigore al Napoli che spalanca la strada ai partenopei. Un errore figlio dell'inesperienza, ma che cambia le sorti della sua stagione: da lì, solo 220 minuti nella seconda parte di stagione e una cessione al Levante, in prestito, che sa di ‘rimandato a settembre’. Certamente acerbo per la Serie A, sarà valutato al termine di questa stagione per vedere la sua adeguatezza al reparto difensivo di Pioli, ma gli arrivi di Viti e Kospo, oltre alla rapida crescita di Kouadio, apprezzato dal mister, sembrano chiudergli le porte in faccia.
Due acquisti gestiti male per due ragioni diverse, uno per la troppa calma e uno per la troppa fretta. Ma se Valentini è ormai lontano da Firenze, per Moreno le porte non sono ancora del tutto chiuse: chissà che non sia lui il centrale albiceleste della prossima stagione della Fiorentina.