​​

Quest'oggi sulla rivista Contrasti, edita da SportMediaset è uscita una lunga biografia del Presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Questo un estratto molto interessante in cui si analizza come Commisso sia riuscito nelle sue dichiarazioni post partita ad influenzare l'operato di altri, uno su tutti il Presidente dell'AIA Nicchi.

 

Ecco allora però che Commisso, da buon accentratore, è riuscito anche questa volta a dettare i temi dell’agenda: non tanto provocando la reazione di Nedved – più che comprensibile nel gioco delle parti – quanto invece facendo uscire allo scoperto il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Nicchi. Quest’ultimo ha infatti affermato che «gli arbitri italiani sono disgustati da questo comportamento» (di Commisso, ndr), dando l’impressione che la classe arbitrale rappresenti una corporazione, una categoria di potere incapace di ammettere i propri errori.

E così, mentre invitava Nedved a non rivolgersi a lui e ignorava volutamente Nicchi, prendendosi i titoli dei giornali e accendendo i riflettori sulle direzioni di gara sfavorevoli, il patron viola era in federazione a parlare con il presidente Gravina e a tutelare i suoi interessi. L’avviso a questo punto è chiaro a tutti, noi compresi: guai a trattare Rocco Commisso “come lo scemo arrivato dall’America”.

💬 Commenti