Piatek, più avanti di Cabral. Ora, sotto con il Franchi!

Un sorriso contagioso e le pistole, nuovamente cariche. Così si era presentato Kristof Piatek al suo arrivo a Firenze. Voglioso di riscattare l’ultimo anno e mezzo, dimostrando di essere ancora quel centravanti che aveva incantato la serie A a suon di gol. E chi ben comincia… è a metà dell’opera. Coppa Italia o campionato poco cambia: Krzysztof Piatek gioca e segna. Nonostante il rapporto altalenante con i rigori.
Il polacco non segnava in Serie A da 799 giorni, tanti quanti ne sono trascorsi dall’ultimo gol realizzato nel dicembre 2019 con la maglia del Milan contro il Bologna. Prima della rete realizzata al Picco di La Spezia, che ha permesso alla Fiorentina di sbloccare il risultato. Piatek, con la maglia della Fiorentina tra Coppa Italia e campionato è sceso in campo per 297 minuti totali, andando a segno quattro volte. Calcolatrice alla mano, il Pistolero può vantare di una media di un gol ogni 74 minuti giocati. Numeri importanti, che lo legittimano al momento, come titolare quasi indiscusso dell’attacco gigliato.
Più pronto e con una conoscenza maggiore del campionato italiano, rispetto ad Arthur Cabral. Sono 88 i minuti giocati dal brasiliano con la maglia della Fiorentina in due incontri. Italiano del resto, sui suoi schemi, non transige. La macchina viola, spesso, ha il pilota automatico. E ci vuole tempo, per capirne i meccanismi, specialmente per chi, arriva da altri campionati. E presto, arriverà anche il suo momento. Firenze nel frattempo, si gode il Pistolero. Con la voglia negli occhi di veder sparare presto, anche tra le mura del Franchi…