Pioli: "Ho parlato con Commisso due giorni fa, l'ho sentito meglio e spero possa tornare presto. Ecco perché ho tenuto fuori Comuzzo"

Nella conferenza stampa in vista di Milan-Fiorentina, Stefano Pioli ha parlato di Pietro Comuzzo: “Ha passato un momento di condizione psicofisica non ottimale, per quello non l'ho fatto giocare. Quando i risultati non vengono è normale parlare di chi non gioca, ma le mie scelte non sono casuali. Io mando sempre in campo i calciatori che ritengo più adatti per vincere la singola partita, quindi chi non viene scelto deve fare di più per convincermi. Comunque ora Pietro sta bene”.
Sull'attacco: “Sono solo tre mesi che lavoriamo insieme, che non sono così tanti per costruire una squadra, conoscerci, impostare un modo di giocare, considerando poi le soste e tutto quanto. Io però sento e vedo che la squadra lavora bene e che sta crescendo, quindi mi aspetto delle cose positive. A dire la verità ci sono già state ma gli episodi ci hanno condannato, e quindi è negli episodi che dobbiamo essere più scaltri, furbi e determinati. Io sono stato chiamato per alzare il livello e dobbiamo puntare a quello, ma in questo momento possiamo pensare solo a migliorare e risalire la classifica".
Su Modric: “L'ho incontrato due anni fa in vacanza, si presentò come grande tifoso del Milan. Vederlo giocare con questa forma e continuità alla sua età è qualcosa di incredibile e testimonia ulteriormente il grandissimo campione che è. Cercheremo di limitarlo, perché se gli dai spazio e tempo sa trovare delle giocate che possono fare male”.
Infine su Commisso: “L'ho sentito un paio di giorni fa e l'ho sentito molto meglio rispetto a due settimane fa a livello di tono. Mi sembra che stia bene, ci ha stimolato e spronato a fare il meglio possibile. E' stato un colloquio molto positivo, mi dispiace tantissimo non averlo ancora conosciuto di persona, tutti mi dicono che la sua presenza è importante e spero che possa tornare presto, significherebbe che sta bene”.