Polverosi: "È Gudmundsson che preferisce dribblare a cinquanta metri dalla porta o glielo chiede Palladino? È come se non si fidasse dei centrocampisti"

Nell'analisi per il Corriere dello Sport sul match di Siviglia, Alberto Polverosi si sofferma in particolare su Gudmundsson e sulla sua posizione un po' troppo arretrata:
"L’altro aspetto che non quadra è la posizione, anzi, il movimento a rientrare di Gudmundsson. Quando si dice e si scrive che la Fiorentina gioca col 3-5-2 si commette un errore. In realtà il modulo è 3-6-1, con l’islandese che spesso, troppo spesso, arretra per prendere palla nella propria metà campo. È come se non si fidasse di Fagioli-Cataldi-Mandragora, tre centrocampisti costruttori di gioco. Così lascia sguarnito l’attacco, soprattutto se il centravanti è Beltran, come nel primo tempo di Siviglia. L’argentino era staccato dal resto della squadra, completamente isolato. Ma è lui, Gudmundsson, che vuole giocare così o è Palladino che glielo chiede? A noi sembra strano in tutt’e due i casi: saltare un uomo a cinquanta metri dalla porta serve a poco".