Fiorentina, cosa non ha funzionato prima di Vanoli? I numeri sono lo specchio di alcune contraddizioni
La Fiorentina attraversa un nuovo corso con Paolo Vanoli alla guida della panchina viola. Le prime prestazioni e dichiarazioni del neo-tecnico hanno fatto capire le linee dettate: non c’è tempo per pensare ad altro che non sia il raggiungimento dell’obiettivo salvezza, diventando una squadra operaia. Questa è la missione base della stagione e la squadra, dopo le uscite contro Genoa e Juventus, ha già fatto intravedere dei segnali piuttosto positivi in chiave di atteggiamento e tenuta mentale. Il compito di cambiare pelle, in ogni caso, sarà difficile e richiederà molto tempo.
Quante cose (e quali) non hanno funzionato fin qui?
Le prime dieci gare di campionato, in cui la squadra ha raccolto soltanto quattro punti, non solo hanno fortemente preoccupato l’ambiente, ma hanno anche reso palese la gravità della situazione. La Fiorentina, infatti, appariva del tutto incoerente per costituzione e proposta di gioco, tanto che molte volte sembrava un’accozzaglia di singoli disordinati con idee poco chiare e molto confuse. I numeri ci aiutano a capire le tante contraddizioni.
Fase offensiva: condizioni difficilissime per segnare e poca lucidità
Partendo dalla fase offensiva, la Fiorentina è quattordicesima per gol fatti, dieci. È dodicesima per tiri tentati (132), ma penultima per tiri in porta (28, dietro c’è soltanto il Pisa). Facendo un rapido calcolo, la percentuale di tiri in porta vede la squadra viola come la peggiore del campionato: il 20,6% delle conclusioni sono in porta, una media terrificante. Ed è anche terzultima per numero di gol per tiro, 0.05, ovvero un gol ogni venti tiri tentati. Ciò fa emergere un problema chiaro che la Fiorentina -almeno sotto la guida di Pioli- ha dovuto affrontare, ovvero l’incapacità di effettuare conclusioni potenzialmente pericolose; indirettamente, si tratta anche di mettere in condizione i giocatori offensivi di avere grandi opportunità per segnare. Certamente, d’altro canto, anche lo stesso Moise Kean è risultato tutt’altro che preciso: il centravanti viola infatti è il primo giocatore della Serie A per media tiri a partita, 3.7, lo stesso dato di Gift Orban e di Nico Paz, eppure ha realizzato solo due gol.
Le preoccupazioni in fase difensiva: bene gli intercetti… poi? Poca coerenza e troppi limiti
Passando invece alla difesa e alla fase di non possesso, qui le contraddizioni sono ancora più evidenti. Scorrendo tra i migliori difensori per media di intercetti a partita, nelle primissime posizioni figurano Pablo Marí (primo con 2.4), Comuzzo e Pongracic (ottavi a pari merito con 1.5). La Fiorentina, infatti, è la terza squadra del campionato per media di passaggi intercettati a partita (8.8), ma non basta. I dati sulle altre modalità di recupero del pallone e di interruzioni della fase offensiva avversaria sono infatti preoccupanti. La squadra occupa il quartultimo posto per chiusure difensive (19.6), ancora peggio per quanto riguarda i tackle: quartultima per contrasti effettuati (167), addirittura terzultima per quelli vinti (solo 93).
Un approccio troppo passivo che Vanoli vuole subito cambiare
D’altronde la Fiorentina è la terza peggior difesa del campionato con 19 gol subiti; lo è anche per xG (expected goals) che gli avversari hanno contro di lei, 18.1. David De Gea, nello specifico, è anche il quarto portiere della Serie A per gol subiti a partita (1.6), ma non sfigura affatto nella classifica della media di parate a partita, essendo settimo con 3.2. I numeri, dunque, ci confermano una Fiorentina propensa ad attirare l’avversario nell’ultimissimo quarto di campo, difendendo con un blocco bassissimo ma con un approccio eccessivamente timido, con un tasso molto basso di aggressività da parte dei centrali. Le occasioni subite, dunque, sono di una qualità alta, dove la probabilità di segnare per gli avversari aumenta. La chiara speranza è che proprio Paolo Vanoli possa invertire queste tendenze con l’impostazione del suo lavoro; i primi segnali sono decisamente incoraggianti.
Fonti delle statistiche: SofaScore e FBRef.



