Stefano Sorrentino. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com©
Stefano Sorrentino. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com©

Questo pomeriggio l’ex portiere di Palermo e Chievo Verona Stefano Sorrentino, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare le insidie della finale di Atene. L’ex portiere durante la sua lunga carriera ha avuto modo di vestire la maglia dell’Aek Atene, acerrimi nemici della squadra del Pireo. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

“Gli stadi in Grecia sono bollenti, se poi contiamo che è anche una finale..”

"Essendo stato per due stagioni in Grecia posso confermare quanto gli stadi siano molto caldi: per questo motivo credo che non sarà per niente semplice andare a giocarsi una finale in queste condizioni. E’ anche vero che, essendo una finale, i biglietti saranno suddivisi tra i due club, quindi anche i tifosi viola potranno farsi sentire. Sicuramente mi immagino che in città l'attesa sarà fortissima, e non solo sulla ‘sponda’ Olympiakos. Mi ricordo i caroselli per le squadre quando nel 2006 con l'AEK riuscimmo a battere il Milan in Champions League. Un altro fattore da non trascurare è che l'Olympiakos si giocherà tutto nello stadio dei rivali: è chiaro che una finale già di per sé non è una partita come tutte le altre, con queste condizioni ambientali sarà ancora più difficile”.

“Fiorentina favorita ma guardate com'è andata tra Bayer e Atalanta”

Ha poi parlato di quanto la Fiorentina possa essere considerata favorita: “Sicuramente i viola, anche solo per il valore della rosa, sono considerati i favoriti della sfida, ma sappiamo anche che in una finale tutto ciò conta poco: guardate cosa è successo tra Atalanta e Bayer. Sicuramente la Fiorentina vorrà dare una svolta: dopo le due finali dell'anno scorso, stavolta sono convinto che faranno di tutto per portarla a casa. Italiano è un tecnico che studia ogni particolare, questa volta non si farà scappare una grande occasione come questa”.

"Terracciano portiere poco sponsorizzato ma all'altezza di Firenze"

Ha poi concluso parlando di portieri, in particolare del numero uno gigliato Pietro Terracciano: "In Italia ci sono sempre critiche, il primo bersaglio è l'allenatore e il secondo è il portiere. Terracciano è un giocatore forse poco mediatico e poco sponsorizzato, ma in questi anni alla Fiorentina ha dimostrato di essere all'altezza e la sua parata a Bruges è stata decisiva per arrivare in finale. Qualche errore ci può stare, io lo conosco e lo stimo, so che sa farsi scivolare addosso le critiche. Savorani? Lo conosco personalmente, mi ha allenato ai tempi di Chievo: ho un buon ricordo di lui. Sono convinto che nel rendimento di Terracciano c'è anche la sua mano”.

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