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A Radio Bruno l'ex attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi è intervenuto per parlare della situazione della Fiorentina, non potendo fare a meno di tornare anche sulla storica tripletta nel 4-2 alla Juventus: "La Fiorentina quest'anno la vedo abbastanza bene, è partita un po' a rilento ma contro l'Inter ha giocato un gran calcio nonostante la sconfitta. Se riuscisse a mantenere quel livello per tutta la stagione, potrebbe anche migliorare il settimo posto della scorsa stagione, anche se ripetere le grandi stagioni è sempre difficile. Se la Fiorentina vuole diventare una grande squadra deve mantenere l'umiltà e continuare nel percorso dello scorso anno. Io non credo sia colpa del doppio impegno. Credo piuttosto che le avversarie prendano più sul serio la Fiorentina, preparino meglio le gare e abbiano memorizzato meglio i movimenti dei viola.

Aggiunge poi Pepito:" Italiano deve essere bravo a dare più imprevedibilità ma sono sicuro che la squadra sia sulla buona strada per riuscire a farlo. Priorità a una delle due competizioni? Non so quanto sia importante la Conference ma è sempre Europa. Per me però la priorità deve restare il campionato per provare a puntare sempre più in alto. E' sempre brutto quando una punta sta tanto senza segnare, è capitato anche a me. In quei momenti devi sempre stare sul pezzo in allenamento per prepararti al meglio alle occasioni che arrivano in gara. I viola hanno grandi attaccanti a cui non è la prima volta che capita questo. Sono grandi lavoratori, giocatori che amano quello che fanno e per questo proveranno sicuramente a migliorarsi. Quando ritroveranno la via del gol ne faranno tanti".

Conclude l'ex viola: "Il gesto di Jovic? Non è una cosa molto bella e logica quella che ha fatto. La Fiesole va rispettata, sono sicuro che i veterani gli avranno già detto quali sono i comportamenti da avere. Spero che sia l'ultima volta e che la Curva possa perdonarlo. La rosa è di qualità, anche tanta, ci vuole solo tempo per farla uscire. Ci vuole più coraggio e meno paura. Questo è un campionato in cui la Fiorentina non è più una sorpresa e di conseguenza ci sono più pressioni. Ecco perché la partenza può essere comprensibile. Il 4-2 contro la Juventus? E' impossibile da dimenticare. Quest'anno a ricordarmi che il 20 ottobre si celebravano i nove anni da quel match, il "San Pepito", è stata una mia amica".


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