Brovarone: "Siamo al limite del baratro, serve qualcuno che faccia da guida. La mediocrità calcistica di questi giocatori fa rabbrividire"
Bernardo Brovarone, opinionista nonché operatore di mercato, ha speso parole dure contro la situazione della Fiorentina e chi ne fa parte, dai dirigenti ai calciatori. Questo il suo commento al Pentasport di Radio Bruno.
Sul momento in società
“La situazione è al limite del baratro, per evitare questi problemi ci vorrebbe una personalità spiccatissima che appartiene a pochissimi dei nostri calciatori. Tutti loro, dai calciatori ai dirigenti, hanno bisogno di una o due persone di esperienza che faccia da guida, gente consapevole della direzione da prendere, che risolva quelle centinaia di problemi che hanno lì dentro. Disponiamo di figure giovani, quali Goretti e Ferrari, di prospettiva valida, ma è drammatico che non ci si renda conto di questo tipo di vuoto. Il calcio non è una roba per persone che fanno un affiancamento per 5 anni a un DG che non conosceva il calcio e per un direttore che viene da Cosenza e Perugia, e non ha idea di cosa sia il calcio di alti livelli quando le squadre sono in difficoltà. Ci vogliono figure come Prandelli, che è il nostro Claudio Ranieri, altrimenti la stabilità dei calciatori non esiste così".
Sulla scena tra Dzeko e i tifosi
“Ho sentito Ranieri dire che ora ci vogliono gli uomini: te devi stare muto, testa bassa, lavorare e portare i risultati sul campo. State facendo un lago di sangue con una sfacciataggine e una mancanza di rispetto verso i colori che vestite, insieme a una mediocrità calcistica che fa rabbrividire. Hai una fascia di capitano che ti è caduta dal cielo, ma non può bastare a farti essere una figura di rilievo: lui che abbraccia Dzeko sotto la curva è tutto teatro. Io penso che ieri non sia andata come è stata raccontata, ci sarà stato un ultimatum dei tifosi. Le scene col megafono, ma dai… è l'immagine di una squadra che sta retrocedendo. L'unica cosa bella che sta accadendo è che ho sentito un sacco di persone che ancora vogliono andare a Sassuolo, c'è il desiderio di stare vicini, ma i fiorentini reagiscono di punto loro, il messaggio di Dzeko non c'entra nulla. Poi, se a questi cadaveri non basta nemmeno questo e non sapranno cambiare le carte in tavola, e la società non saprà ricostruire dei presupposti per uscirne, allora basta”.



