Uno strappo con Dodô da non ripetere con Mandragora: il jolly di Palladino su cui costruire un futuro... con i mesi contati

Se la questione Dodô poteva sembrare la più scottante, nonostante un contratto di un altro anno e mezzo davanti, quella di Rolando Mandragora potrebbe superarla presto, non fosse altro che per i termini più imminenti di fine contratto. Il centrocampista, diventato un intoccabile solo nella parte finale della sua terza stagione a Firenze, ha altri dodici mesi di vincolo con la Fiorentina.
Intorno a lui di clamore non ce n'è mai stato anche perché è sempre stato di fatto un gregario ma, specialmente con la conferma di Palladino, la sua centralità necessiterebbe di basi più solide e durature. Senza scadere nel silenzio freddo che sta riguardando il brasiliano, passato da un rinnovo che sembrava ormai prossimo ad un addio ora più probabile. Prima di fondare la Fiorentina su Mandragora, secondo La Nazione, occorrerà passare dal tema contratto, con tempi ora molto stretti.