Ieri è arrivata la sentenza di condanna per il tifoso della Fiorentina che aveva palpeggiato il sedere della giornalista, Greta Beccaglia, dopo la partita contro l'Empoli del novembre 2021.

Oggi, la stessa Beccaglia, ha commentato il tutto, in un'intervista rilasciata a Il Messaggero: "Sono felice di aver portato all'attenzione della magistratura un diritto violato. Non per me, ma per le donne, per mandare un segnale. Credo che la sentenza segni un passo avanti, si mette un punto a gesti che non sono normali. Dopo, ho ricevuto molti attacchi sui social, da uomini e donne. Sono arrivate anche minacce in redazione. Una vera pioggia di messaggi cattivi".

Poi aggiunge: "Mi hanno scritto: "Le persone schifose come te rovinano questo mondo". Mi dicono che ho denunciato per farmi pubblicità. Alcune donne mi hanno accusata di aver rovinato una famiglia di non sapere cosa sia lo stupro. Come mi sono sentita al momento della molestia? Umiliata. Lui si è sputato anche sulla mano prima di toccarmi".

Una storia questa che, a detta della Beccaglia, ha penalizzato la sua carriera: "Molte porte si sono chiuse. Tanti ormai vedono solo la giornalista molestata, non quella preparata che sa parlare di calcio".

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