​​

L’ex calciatore della Fiorentina, nonché attuale commentatore RAI, Antonio Di Gennaro, è intervenuto durante la trasmissione CasaViola, andata in onda mercoledì sera su Toscana TV e Fiorentinanews.com 

“La Fiorentina aveva costruito una squadra con obiettivo minimo quello dell’Europa League, e per farlo avrebbe dovuto acquistare giocatori dal valore importante, forti, in reparti come la difesa, poi un regista e un attaccante. La spesa nell’ultima finestra di mercato avrebbe dovuto esser maggiore, invece dopo gli 80 milioni spesi a gennaio, a giugno sono arrivati tre giocatori a parametro zero ed è stato ceduto Chiesa. Non sono stati fatti investimenti importanti, ma sono state pareggiate le spese del mercato precedente. Per lottare per un posto in Europa League doveva esser fatta una squadra da Champions League, e così non è stato. Poi se in 17 mesi sono stati cambiati tre allenatori, allora c’è qualcosa che non va.”. 

Il pareggio nel finale col Genoa può essere un punto di svolta nella stagione della Fiorentina?  

“Qualcosa di diverso si è visto nel secondo tempo, ma è anche vero che se Destro avesse fatto il gol dello 0 a 2 sarebbe stato un pianto, un problema molto serio. Aver ripreso la partita al 97’ è però il segnale di una squadra che non voleva perdere. Come ha detto Prandelli “da qui si riparte, ma c’è tanto da lavorare”. Con l’Atalanta la Fiorentina può dire la sua, visto che tatticamente sarà una partita diversa rispetto a quella col Genoa. La squadra di Prandelli aspettando e ripartendo potrà esser sicuramente migliore di quando invece è chiamata a fare la partita”. 

💬 Commenti