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Lorenzo Stovini, ex difensore cresciuto nelle giovanili della Roma, ma nato a Firenze e tifoso della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di TeleRadioStereo 92.7 alla vigilia del match tra giallorossi e viola: tra i temi affrontati, la partenza della squadra di Pioli e la gestione di Commisso

Sulla partenza viola

“La Fiorentina è partita male, ma la vittoria di giovedì potrebbe dare una spinta per la partita di domani. Da giugno a settembre, la Fiorentina è sempre la squadra più forte del mondo, poi si vedono i valori. Quest'anno ha fatto un buon mercato, ma Pioli non ha trovato la quadra giusta, e Firenze è una piazza esigente e per certi versi può essere problematica. Il Kean dell’anno scorso veniva da stagioni non positive e si è caricato la squadra sulle spalle, quest’anno sta trovando un po’ più di difficoltà ma non è semplice neanche fare quanto fatto l’anno scorso. A me una Fiorentina a due punte, lui e Dzeko, piacerebbe tanto”.

Su Commisso

“Non mi vorrei sbagliare, ma ai tempi avrebbe dovuto comprare il Milan. Sono imprenditori, può piacergli o non piacergli il calcio. Il suo magari l’ha fatto, gli investimenti vengono fatti, ma la passione vera è un’altra cosa. Era come quando a Roma, da “pischello”, c’era l’amore viscerale di Franco Sensi. O quando a Firenze c’era Cecchi Gori, con tutti gli errori che ha fatto, ma ci teneva. Sono imprenditori tutti bravi, come il Bologna o la Roma con i Friedkin, ma la passione è sempre stata un’altra cosa. Il Como ha un proprietario stra-miliardiario, ma ha messo su una squadra e uno staff da numeri uno: anche se non gliene fregasse niente, ha messo su una cosa meravigliosa. Della Valle invece non voleva investire, era chiaro“.


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