La meravigliosa "visione" de La Gazzetta dello Sport: il torto arbitrale contro il Torino, Pezzella promosso mentre Vlahovic... insufficiente

Un'analisi quantomeno "curiosa" quella che propone La Gazzetta dello Sport (edita da Urbano Cairo) di oggi dopo il discusso pareggio di ieri sera tra Torino e Fiorentina: l'apertura della rosea infatti si scaglia contro l'arbitraggio del signor Di Bello, degno rappresentante di una classe arbitrale spesso e volentieri incapace. Nel mirino però c'è di fatto un solo episodio: il mancato rigore concesso al Torino per l'intervento dubbio di Dragowski su Lukic, da lì il "Toro pari e rabbia" della prima pagina.
All'interno, nell'analisi e nelle pagelle di Nicola Cecere, ci si spinge a definire come "eccessivo" il rosso a Milenkovic, senza accennare minimamente alla sceneggiata ridicola di Belotti, soccorso addirittura con il ghiaccio per cinque minuti. Il Gallo anzi è promosso a pieni voti, il migliore dei suoi ed esaltato a modello ed esempio da seguire. Per quanto riguarda i giudizi sui calciatori viola, ribadiamo la già citata curiosità in particolare su due situazioni: quelle di Pezzella, promosso con un 6,5, nonostante la responsabilità sul gol (e non solo) e quella di Vlahovic, bocciato con un 5, reo di aver segnato in fuorigioco.