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Giornalista televisivo e radiofonico, nato a Napoli ma cresciuto a Firenze anche a livello “calcistico”, Corrado Formigli, volto noto di La7, ha parlato proprio della sua passione viola a La Gazzetta dello Sport:

"Mio padre Giorgio, mancato pochi mesi fa, era costruttore e per questo abbiamo girato tanto. Ma liceo e università le ho fatte a Firenze. Mi portava allo stadio in tribuna. Avevamo l’abbonamento. Ero lì quando Giancarlo Antognoni fu travolto da Silvano Martina in uscita. Mi spaventai tanto. Papà lavorava per i Pontello che a un certo punto la Fiorentina se la comprarono. Per me questa era l’occasione di incontrare da vicino i campioni e conoscerli.

Il cuore dice? Roberto Baggio. L’unico che i fiorentini non hanno fischiato nonostante sia andato alla Juve. Nel mondo Maradona. Che Fiorentina ho amato di più? Quella di Gabriel Batistuta, il più grande centravanti che abbia visto giocare. Ma i ricordi mi portano anche a Daniel Bertoni, primo straniero dopo la riapertura delle frontiere. Stava sempre all’ombra per ricevere il pallone. Era pigrissimo, ma aveva estro e fantasia. Poi ho avuto una passione per i portieri, anche perché da piccolo, oltre a giocare tanto a rugby, facevo il portiere. De Gea per me è il migliore della A, è incredibile quel che riesce a fare, ancora uno dei più bravi al mondo.

Renzi? Battibecchiamo dal 2006. Perché teniamo il punto sulle nostre posizioni. Ma da fiorentini, quando parliamo di calcio, riusciamo a smorzare e troviamo dei punti di contatto".


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