Ferrari: "A Milano si abbatte San Siro e si fa uno stadio nuovo, il Franchi invece nasce già vecchio. Siamo solo spettatori di quel che sta succedendo"

Il Dg della Fiorentina Alessandro Ferrari, nella lunga intervista rilasciato a La Repubblica, si è soffermato particolarmente sul tema stadio, analizzando le criticità e illustrando anche la possibilità di un passo indietro da parte della Fiorentina.
La collaborazione viola
“Rischio che la Fiorentina non collabori? Oggi sì. Rimaniamo assolutamente disponibili a valutare tutto quello che il Comune ci farà vedere. Anche noi dobbiamo mandare ancora qualche dato però oggi, a differenza di qualche mese fa, c’è il rischio che la Fiorentina rimanga fuori dal progetto. In questo caso il Comune se lo farà da solo, senza la Fiorentina. E quando sarà finito ci troveremo un impianto pronto, sperando che sia uno stadio adeguato alle nostre esigenze ma, soprattutto, a quelle dei tifosi”.
Gli altri stadi d'Italia
“Le altre situazioni in Italia? È vero, si può dare anche una lettura positiva perché almeno a Firenze i lavori sono iniziati. Ma a Milano, con investimenti diversi, si abbatte San Siro e si fa uno stadio completamente nuovo da 80 mila posti dove le società sono responsabili del progetto. Una bella differenza. Uno stadio (il Franchi ndr) dove i lavori iniziano nel 2024 e, forse, finiscono nel 2029 nasce già vecchio".
Le scadenze date da Funaro
Infine un commento sulla fine dei lavori più volte ribadita dalla sindaca Funaro: “Vediamo. L’ho detto, siamo spettatori interessati di quello che sta succedendo. Aspettiamo di avere le ultime risposte”.



