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Palladino Adli Gosens
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Fiorentina si giocherà la semifinale di una competizione europea contro una squadra di Siviglia, con l'andata in terra iberica e il ritorno al Franchi. Per quanto assurdo, questa frase risulta vera sia per la stagione attuale, sia per quella di 10 anni fa: nel maggio del 2015 c'era però il Siviglia ad aspettare i viola, e l'epilogo fu a dir poco traumatico, con un rotondo 5-0 complessivo maturato fra andata e ritorno.

10 anni dopo, appuntamento con la storia

A distanza di 10 anni, dunque, la Fiorentina si ritrova ad un crocevia importante della propria stagione: domani sera gli uomini di Palladino saranno chiamati all'impresa in quella che è senza ombra di dubbio la partita più importante dell'anno sinora, contro un Betis in gran forma. Non che la Fiorentina non lo sia, in quanto i viola non perdono infatti dal 9 marzo, ma è altrettanto evidente che presentarsi a un appuntamento del genere senza Dodo e con un Kean a mezzo servizio, tornato a Firenze solo ieri, possa essere solo un handicap per i viola: per evitare lo stesso epilogo di 10 anni fa, servirà qualcosa in più rispetto a quanto visto contro Empoli e Celje.

Mini-tour de force: una settimana da vivere in apnea 

Si apre dunque una settimana di fuoco per la Fiorentina, che in sette giorni darà risposte importanti sia sul fronte europeo, sia su quello della Serie A. Sì, perché non c'è solo il doppio impegno di Conference: a intervallare le due semifinali ci sarà la Roma in campionato, in un vero e proprio scontro diretto che potrebbe indirizzare in maniera decisa il piazzamento finale dei viola. Roma, che in quella cavalcata europea di 10 anni fa fu avversaria anche della Fiorentina, venendo però superata agli ottavi di finale per 4-1 complessivo. In campionato, invece, i capitolini ebbero la meglio, piazzandosi secondi dietro solo alla Juventus: viola che invece finirono al quarto posto, con ‘solo’ 64 punti, appena 5 in più del bottino attuale. Quarto posto che quest'anno sembra un obiettivo un po' troppo ambizioso, ma che appunto sarà deciso proprio a partire dalla sfida contro la Roma.

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