Prodotto del settore giovanile della Fiorentina, Cristiano Piccini si è però affermato all'estero, in particolare in Spagna e Portogallo, dove ha indossato le maglie del Betis Siviglia, del Valencia e dello Sporting Lisbona. A un certo punto era addirittura il terzino italiano più costoso (con una clausola rescissoria da 80 milioni di euro). Tutto questo prima che la sfortuna, sotto forma di infortuni gravi si accanisse su di lui.

Adesso prova il rilancio al Magdeburgo, società che gioca nel campionato di Serie B tedesco.

"Lasciare Firenze non è stato facile - racconta al Corriere Fiorentino - Ci sono molto legato, è la mia città. Ricorderò per sempre la chiacchierata con Corvino che mi cambiò la vita. Eravamo in ritiro, per me era il secondo anno di Primavera ed ero visto bene da tutti. Dalla società e dall’allenatore, ma in prima squadra le fasce erano già occupate così lui mi propose di arretrare e fare il terzino. Gli ho risposto che avrei fatto di tutto pur di giocare e così ho esordito in Serie A e la mia carriera ha preso un’altra piega“.


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