Quella di oggi è stata una giornata importante per la Fiorentina, visto il ritorno di Rocco Commisso. Non solo per partecipare alla finale del calcio storico di domani, ma anche per incontrare i dirigenti. Alle 15 circa è infatti iniziato presso l'hotel Lucchesi un summit tra il proprietario viola, Joe Barone, Giancarlo Antognoni, Daniele Pradè e Vincenzo Montella.

Tanti i temi trattati nel corso delle tre, lunghissime ore in cui i cinque sono rimasti all'interno della struttura. In primis Federico Chiesa, con Commisso che continua a ribadire la volontà di trattenerlo. Nessun margine di trattativa con la Juve dunque, ma un progetto costruito proprio intorno a Federico. Lo stesso Barone ha chiesto esplicitamente ai giornalisti presenti di non fare più domande su Chiesa, perché la volontà del presidente è sempre e solo quella di tenerlo.

Poi il punto sull'attacco: Joe Barone ha voluto puntualizzare come non sia mai esistita una trattativa per Ibrahimovic e come tutto ciò che è stato scritto a riguardo sia falso. Nessun commento invece su Balotelli, se vogliamo un ulteriore indizio di come l'ex attaccante del Milan sia segnato in grassetto sul taccuino di Pradè. Come abbiamo riportato, anche il Parma è forte sul giocatore ma l'impressione è che la Fiorentina voglia insistere fino all'ultimo per provare a prenderlo. Le alternative più valide a Balotelli restano Inglese e Cutrone, sebbene le loro valutazioni appaiano al momento troppo alte.

A centrocampo invece è confermato l'apprezzamento di Montella per Bennacer, forse il più vicino alla Fiorentina in questo momento. Molto dipenderà anche dalla cessione di Veretout: se andasse al Milan, occhio alla possibilità di inserire uno tra Kessie e Biglia come contropartita. Infine il capitolo Borja Valero e Viviano: entrambi sarebbero due ritorni "di cuore", ma non solo. Montella conta molto anche sul loro apporto tecnico, nonché sulla loro capacità di svolgere il ruolo di leader all'interno dello spogliatoio.


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