Il giornalista de La Repubblica Benedetto Ferrara, analizza sul quotidiano la situazione relativa a Cyril Thereau, sparito dai radar viola: "Ma dove è finito Cyril? Domanda lecita, risposta immediata: Cyril è lì, si allena, sta bene, ha capito che per lui rivedere il campo sarà più o meno come vedere lo stadio nuovo. Strana la vita di Thereau, quello che un anno fa veniva esaltato come la chioccia goleador, giusto perchè era partito fortissimo. Pochi, benedetti e subito: questa la sua storia alla Fiorentina. Cinque le reti, più o meno tutte tra l’estate e l’autunno. Poi tanta infermeria e qualche raro cameo come un vecchio attore chiamato all’ultimo momento a dare lustro a un film mediamente noioso".

Poi continua: "Era stato Pioli, detto anche il correttore di mercato, a volere questo francese senza tempo. D’altra parte un allenatore sa di cosa ha bisogno. Visto Gaspar, serviva un terzino destro. Visto Maxi Olivera, serviva un terzino sinistro. Visto Gil Dias, serviva un attaccante. Basta chiamare Casette D’Ete, e se non c’è da spendere tanto si rimedia subito. E Pioli aveva visto giusto, almeno allora. E per Thereau dalle mille battaglie è stato come vincere alla lotteria. Lui che aveva girato campi e campetti arrivando al top a Udine, si è trovato alla Fiorentina con un prolungamento di tre anni che non si era mai sognato in vita sua. Ma d’altra parte era la Fiorentina che aveva bisogno di lui, e il suo agente probabilmente sta ancora brindando".


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