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Moise Kean
La disperazione di Moise Kean. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Temo seriamente che la Fiorentina possa retrocedere in Serie B. E adesso via ai gesti scaramantici: toccate ferro (o altro), fate le corna, aggrappatevi a un corno rosso e mandatemi pure a quel paese. Ma non è evitando di pronunciare il nome del burrone – “Serie B” – che impediremo alla squadra di finirci dentro. Uso il plurale perché la retrocessione colpirebbe prima di tutto squadra e società, ma di riflesso anche i tifosi, i giornalisti locali, e l’intera città di Firenze, che nella Fiorentina si rispecchia e dalla Fiorentina è rappresentata.

Troppi che minimizzano

Sento e leggo troppi commentatori che minimizzano, convinti che i viola non retrocederanno, che “tanto si rialzeranno”. Il problema è che queste analisi si ripetono da settimane, mentre le prestazioni in campo non cambiano e la classifica ci tiene inchiodati al fondo.

Non bisogna essere disfattisti, tuttavia professare un ottimismo di facciata può essere addirittura più deleterio. Non vorrei che i giocatori - alla maggior parte dei quali interessa solo la prospettiva della propria carriera - si cullassero in questa pioggia di dichiarazioni, tutto sommato, rassicuranti. Come se la salvezza per una squadra come la Fiorentina, fosse un atto dovuto. 

Vietato creare un clima che faccia dormire i giocatori

Sono trascorsi 35 anni dalla retrocessione del campionato 1992/93. La componente più giovane della tifoseria non ha vissuto quel trauma sportivo. Anche allora sembrava impossibile che potesse accadere e invece...Quindi attenti a creare un clima che faccia dormire i giocatori viola (e la società) fra due guanciali nonostante il rendimento fallimentare. 

Viva la paura. Emozione che aiuta a fiutare il pericolo. Anestetizzarla evita il dolore temporaneamente, però al risveglio... 


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