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A Lady Radio l'ex ds viola Oreste Cinquini ha ricordato qualche affare di mercato dei tempi di Firenze, ma non solo: "Con Antognoni facemmo un bel lavoro, con un bello scouting, dopo la vittoria del campionato di Serie B. Vedemmo nella final four di Montpellier (Europeo Under 21) Toldo, Sottil, Cois e Rui Costa, eravamo lì per il portoghese in particolare. Per Thuram invece andò male: alle 4 di mattina a Montecarlo, dopo aver trovato l’accordo con mister Camporal, presidente del Monaco, io volevo scrivere subito il contratto perché non mi fidavo neanche del Principe. Due giorni dopo andammo ad incontrare il manager di Thuram, tornammo a Montecarlo ma Camporal ci disse che non l’avrebbe più venduto. L’avevamo preso per 6 miliardi, l’anno dopo il Parma lo prese a 10; andammo allora su Padalino e facemmo ugualmente un bel campionato. Per Marcio Santos definimmo l’accordo alle 5 di mattina però scrivemmo subito il contratto e infatti lui poi venne a Firenze. Non si possono lasciare alle parole determinate operazioni. Il lavoro di Corvino? Mi pare che abbia lavorato bene con i margini che gli ha concesso la società, bisogna essere coscienti di cosa vogliono fare i Della Valle. La Fiorentina si vuole collocare subito alle spalle delle grandi ma poi è costretta a non andare oltre a certi salari; prima o poi la società viola perde i propri campioni. L’anno scorso volevo portare Chiesa allo Zenit ma ricevetti un 'no'".


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