I calciatori italiani ed europei a cui piace giocare al casinò

Ci sono alcuni giocatori europei che, nonostante auto costose, vacanze e ville mozzafiato, hanno voglia di rilassarsi con giochi da casinò online. Vediamo qualche storia interessante.
Ci sono tante storie di calcio, forse è anche questo il bello dello sport più amato di tutti. E ci piace raccontare quando storie di calcio si intrecciano con storie di persone normali, come quelle che amano i giochi da casinò. Passione che, in alcuni casi, è anche costata caro ad alcuni di questi personaggi che menzioneremo in questo articolo. Pensiamo, ad esempio, a Boateng che per colpa di un girò in un casinò svizzero venne escluso dal Monza. Ma non è il solo ad avere avuto problemi di questo tipo.
Anche Buffon si è trovato nei guai con la giustizia quando, una decina di anni, fu invischiato in una brutta inchiesta di calcioscommesse in cui il portierone fu accusato di aver scommesso milioni di euro su alcune partite. Il giocatore carrarese si è sempre difeso da ogni illazione ma va detto che, per lungo tempo, il suo nome fu accostato ad altri nomi di calciatori famosi che, negli anni precedenti, si erano trovati a vivere lo stesso scandalo. Pensiamo a Beppe Signori (ex Foggia, ex Lazio) ma anche a giocatori come Paolo Rossi e Bruno Giordano poco prima dei Mondiali di Spagna ‘82. Certo, questi sono casi limite, diciamo che giocare, in casa, al casinò chiaramente non è reato. Vediamo qualche nome.
Casinò tedeschi: la passione di alcuni giocatori per l’azzardo è forte
I casinò sono la passione di alcuni atleti, questo lo abbiamo capito e anche i migliori casinò in Germania, quelli dove son davvero tanti i giochi disponibili, hanno i loro estimatori, in patria e fuori. Pensiamo a un campione come Dietmar Hamann, centrocampista del Liverpool e della nazionale tedesca, che ha sviluppato il suo amore per i giochi da casinò proprio in Inghilterra. O Chopra, giocatore di Sunderland e Cardiff, che ha iniziato a giocare a Newcastle a soli 17 anni e che si è ritrovato, a un certo punto della vita, con circa due milioni di debiti di gioco, un esempio da evitare.
Anche Domenico Matteo, ex giocatore di Liverpool e Leeds, si è trovato, a un certo punto della vita, in grossa difficoltà a causa di debiti di gioco ma ne è uscito pulito, ora gestite un club nella sua città natale e consiglia gli altri giocatori di non avventurarsi in puntate senza senso ma di giocare responsabilmente. Proprio questa, infatti, è l’unica via per vivere il gioco d’azzardo come divertimento e senza incappare in errori di giudizio che possono portare a indebitarsi o intaccare il budget familiare. L’educazione al gioco, quindi, è la strada giusta per ridare all’azzardo quel senso di leggerezza che a volte si perde con giocate scriteriate.
Quali sono i giochi più amati dai calciatori?
Oltre alle scommesse (che ovviamente sono legali in sport che non siano il calcio) un calciatore tipo è, da sempre, affascinato dal poker, gioco di strategia e abilità che permette, a chi voglia, di non cimentarsi solo per fortuna ma, anche e soprattutto, grazie alle proprie capacità di lettura della partita e dei propri avversari che, con gesti più o meno consapevoli, possono modificare l’assetto della mano di carte. Questo tipo di gioco di carte, infatti, non c’entra affatto con la sorte ma è avvincente anche, e soprattutto, per la possibilità di bluffare, quindi ingannare l’avversario anche senza avere un punto favorevole.
Ma non di solo poker si vive: tanti calciatori, infatti, amano le slot machine che sono un gioco da casinò molto veloce, adrenalinico e che permette ottime vincite con un budget che, nella maggior parte dei casi, è veramente di pochi spiccioli. Certo, abbiamo anche slot high rakes in cui è possibile investire più denaro ed è ovvio che molti atleti, ricchi, prediligono questo tipo di macchinetta. Non è quello, però, che stuzzica la mente del giocatore ma l’opportunità di sapere, in tempo reale, se la combinazione è giusta e se si è vinto. Che sia poco o sia tanto, infatti, l’emozione della vincita è talmente immediata da colpire tutti, ricchi e meno ricchi, senza ombra di dubbio.
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