Toldo: "L'Inter è potente, ma la Fiorentina non scherza affatto. In una finale si resetta il campionato e conta soltanto come si entra in campo"

Il grande ex portiere di Fiorentina e Inter Francesco Toldo è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport in vista della finale di Coppa Italia stasera tra viola e nerazzurri, evidenziando il valore che per lui questo trofeo vinto, due volte a Firenze e tre a Milano: "Un trofeo a volte sottovalutato, ma che invece può dare lo slancio per altri successi. Ci è successo nel 2010 con Mourinho, ma anche la prima Coppa con Mancini, nel 2005, iniziò a segnare il cambiamento. La prima in nerazzurro e ancora nel pre-Calciopoli. Perché io divido chiaramente i due periodi".
E alla domanda su cosa hanno rappresentato per lui Fiorentina e Inter risponde:
"Diciassette anni di me tra viola e nerazzurro, non chiedetemi per chi tifo perché ho il cuore diviso in due. Insieme alla Nazionale, una vita. Firenze è stato il lancio, Milano la lotta perché a quei livelli non devi solo vincere ma anche confermarti. La cosa più dura".
E sulla finale di stasera afferma: "L’Inter è potente e in forma, ma anche la Viola non scherza e in campionato ha messo in difficoltà i nerazzurri. In una finale però si resetta tutto. Conta solo come si entra in campo. È la testa che guida le gambe".