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E ora che si fa? La domanda che si pone La Repubblica oggi è questa, così come tutto il mondo viola. Dopo il deludente pareggio a reti bianche di ieri, in casa Fiorentina saranno ore calde quelle che seguono la partita di Parma. I giorni di riflessione sembrano scaduti, così come la fiducia a termine riposta in Iachini. La sosta delle Nazionali arriva in un momento in un cui bisogna prendere una decisione per provare a raddrizzare una stagione ancora lunghissima. Continuare con Iachini e chiamare a una maggiore responsabilità tutti i giocatori, oppure salutare il tecnico marchigiano? Prandelli attende una chiamata e la dirigenza ci sta seriamente pensando. Molto dipenderà dalla parola definitiva di Commisso, che ha sempre stimato Iachini tanto da confermarlo al termine della scorsa stagione e poi in corsa, a inizio di questo campionato, dopo quel pareggio amaro con lo Spezia. In settimana il presidente non ha rilasciato dichiarazioni. Ma i contatti con la dirigenza sono stati fitti e si faranno ancora più intensi proprio in queste ore. E' tempo di scelte, perché la Fiorentina non può permettersi un’altra stagione di transizione verso il nulla. È importante costruire qualcosa, gettare le basi anche del gioco e dell’identità. Dare una scossa all’ambiente e preparare il terreno per l’allenatore che verrà il prossimo anno.


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