Beltran e Mandragora esultano dopo il gol realizzato dall'argentino contro il Verona. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Beltran e Mandragora esultano dopo il gol realizzato dall'argentino contro il Verona. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Se la ridevano in tribuna autorità ieri al termine del match vinto in modo sporco contro il Verona da parte di una Fiorentina in enorme difficoltà per gran parte della gara. Un modo forse anche per sciogliere una tensione accumulata nel corso dei 90 minuti. Di sicuro il trend intrapreso dalla squadra viola in questa stagione non è abitudinario: raramente si era visto un così alto numero di partite portate a casa con cinismo, sfruttando episodi anche molto fortunati. 

Le altre partite in cui è accaduto

E' accaduto in altre uscite di campionato, a Udine, con l'Atalanta in casa e soprattutto nelle coppe: con il Parma ma anche con Genk e Ferencvaros. Partite iniziate malissimo, poi rimesse in sesto in qualche modo, spesso con l'apporto dei difensori. 

Difficile capire quanto ci sia di ricercato e quanto di buona sorte, di sicuro però anche la gara di ieri, con tante assenze, ha palesato l'inadeguatezza di tanti singoli. C'è una Fiorentina con Arthur ed una senza, così come una con Bonaventura ed una con Gonzalez

Guai credersi già forti così

I tre punti, il cinismo per altro ripetuto, non deve oscurare però le grosse lacune di questa rosa: accontentarsi del risultato senza analizzarlo, credersi già forti e a posto così. Tutte filosofie già sperimentate e che con l'ambizione hanno poco a che fare.


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